Quando è il momento di cambiare i cerchi in lega? E come farlo? Rispondiamo alle domande che si pongono gli automobilisti che vogliono sostituire i cerchioni.
I cerchi in lega hanno un ciclo di vita piuttosto lungo, salvo imprevisti infatti possono restare a bordo di un veicolo per centinaia di migliaia di chilometri, per cui la sostituzione è nella gran parte dei casi dettata dalla voglia di cambiare dell’automobilista. Oltre che sulle prestazioni, i cerchioni realizzati in lega hanno un forte impatto pure dal punto di vista estetico e possono contribuire in maniera decisiva a modificare il look della vettura. Ecco perché molto spesso si decide di sostituire i cerchi in lega nonostante siano perfettamente integri e la loro efficienza ancora ottimale: si vuole dare un aspetto più accattivante al veicolo, magari scegliendo colorazioni o finiture più particolari. Vediamo allora quando cambiare i cerchioni e in che modo farlo.
Decisamente sì! Le ragioni sono principalmente due: una disponibilità di scelta pressoché illimitata anche grazie a internet, che offre un numero di soluzioni assai superiore in confronto a pochi anni fa, e le modifiche normative che consentono di installare cerchioni di misure diverse rispetto a quelle indicate sul libretto in maniera più agevole. Oggi chi vuole cambiare i cerchi in lega della propria auto può contare su numerosissime opzioni, in fatto di design, stile e colorazioni: accanto alle soluzioni più classiche ce ne sono tante altre caratterizzate da finiture originali e tonalità in grado di stupire sin dal primo sguardo, capaci di soddisfare qualunque esigenza. Chi desidera passare da cerchi in ferro a quelli in lega potrà avere a bordo dispositivi molto più performanti, grazie alle evoluzioni che la tecnologia ha permesso di raggiungere in termini aerodinamici e di gestione dei flussi.
I cerchi in lega sono costruiti per durare a lungo: salvo imprevisti la loro longevità permette di coprire centinaia di migliaia di chilometri, quindi nel normale ciclo vitale di una vettura non si avrà la necessità di sostituirli. Il cambio può avvenire in caso di problematiche come ad esempio danneggiamenti o scalfitture, che rendono inevitabile la sostituzione poiché i cerchi in lega sono difficilmente riparabili. Oppure se si vuole cambiare look alla propria vettura, scegliendo cerchioni differenti per design o colorazione o ancora di misure diverse: questo è stato reso possibile dai cambiamenti normativi che permettono di installare ruote più grandi oppure più piccole senza dover richiedere necessariamente il nullaosta alla casa produttrice del veicolo, come invece avveniva in precedenza. In questo modo sono state ulteriormente ampliate le possibilità di scelta per coloro che vogliono cambiare i cerchi auto.
Se la ricerca di nuovi cerchioni è sicuramente più facile rispetto al passato, le operazioni di sostituzione sono invece più complesse e il fai da te è sconsigliato. Questo perché le ruote di nuova generazione contengono sensori di pressione che devono essere montati e tarati affinché possano monitorare in maniera efficace la pressione di gonfiaggio e segnalare eventuali sgonfiamenti. Servono inoltre strumenti specifici, ecco per quali ragioni per la sostituzione dei cerchi bisogna sempre affidarsi ad un gommista. L’operazione prevede infatti la rimozione del pneumatico dal cerchio – il cosiddetto stallonamento, intervento che richiede manualità ed esperienza per evitare danneggiamenti sia al cerchio che alla gomma – in modo da poter montare le gomme sui nuovi cerchioni. Segue poi l’equilibratura, che necessita di macchinari appositi poiché viene svolta elettronicamente con valori impostati al millimetro. Dunque solo in un’officina attrezzata è possibile effettuare queste operazioni.
A partire dal 2015, con l’introduzione del cosiddetto Decreto ruote, sono state semplificate le procedure per coloro che decidono di montare ruote di misure differenti sulla propria auto, quindi con cerchi più grandi oppure più piccoli rispetto a quanto indicato sul libretto. In passato, per poter fare ciò si doveva richiedere il nullaosta al produttore del veicolo, oggi invece questo passaggio non è più necessario. Per provvedere all’installazione di cerchi in lega di misure differenti, è sufficiente che questi siano omologati ECE oppure NAD, e che ovviamente siano compatibili con il veicolo sul quale si desidera installarli. La dicitura NAD o quella ECE – in base al tipo di omologazione – deve risultare ben visibile sul cerchio, per facilitare le operazioni in caso di controlli. Il montaggio dev’essere affidato anche in questo caso ad un gommista, che fornirà le certificazioni necessarie ad attestare la corretta installazione.
L’installazione presso un gommista di cerchi di misure differenti consentirà di ricevere i documenti da allegare al libretto di circolazione, così da poter usare la vettura nel pieno rispetto delle normative. Tali documenti sono il certificato di conformità e il cosiddetto allegato E, vale a dire la dichiarazione di corretto montaggio, che attesta appunto il corretto montaggio delle ruote. Queste due certificazioni devono essere presentate alla motorizzazione civile in modo da ricevere l’omologazione per i nuovi cerchi a bordo della vettura. L’omologazione è indispensabile affinché si possa aggiornare la carta di circolazione riportando le nuove misure dei cerchi in lega che sono stati installati. La presentazione dei documenti richiede il pagamento di due bollettini, da 25 e 16 euro, le cui ricevute devono essere consegnate alla motorizzazione stessa. Una volta ottenuta l’omologazione e aver aggiornato il libretto, sarà possibile circolare in totale tranquillità.
Sono diversi gli elementi che incidono in questa spesa e fare una stima precisa non è semplice: al di là del costo dei nuovi cerchioni in lega – come abbiamo visto l’offerta è straordinariamente ampia e ciò implica modelli dai prezzi molto diversi fra loro, dettati da misure, materiali impiegati, design, finiture etc. – bisogna mettere in conto circa 15-20 euro a ruota in media di manodopera per l’intervento del gommista. In precedenza abbiamo spiegato perché si tratta di un intervento delicato e che richiede strumentazione professionale, sia per stallonare i pneumatici dai cerchi e successivamente rimontarli, sia per le operazioni successive come ad esempio l’equilibratura. In totale bisogna quindi mettere in conto un esborso di circa 80-100 euro, che può essere inferiore oppure superiore in base all’officina e ad eventuali sconti o promozioni offerti dal gommista.