Quanto costa gonfiare le gomme della propria auto? Si tratta di un’operazione che si può svolgere anche in totale autonomia, per cui a costo zero: ciò significa che non si spende nulla per il gonfiaggio dei pneumatici, sia che si decida di recarsi in una stazione di servizio, sia se si dispone di un compressore in casa. È inoltre un intervento piuttosto semplice e perciò alla portata di tutti, una procedura all’apparenza superflua ma in realtà molto importante perché mantenere la corretta pressione dei pneumatici significa viaggiare in sicurezza e sfruttare al meglio le caratteristiche delle coperture in termini di performance. Le gomme sempre alla giusta pressione infatti lavorano meglio e soprattutto, al netto di imprevisti, garantiscono un ciclo vitale più lungo.
Le operazioni di gonfiaggio di un pneumatico sono semplici e alla portata di tutti: per eseguirle correttamente basta prendere come riferimento il valore della pressione indicato sul libretto di circolazione (e riportato anche nell’etichetta apposta nel montante interno dello sportello lato conducente). Questo perché ogni casa automobilistica fornisce i valori di pressione ideali per tutti i suoi modelli di vettura, in base a caratteristiche come peso, dimensioni e tipologia di auto, per poterne sfruttare al meglio le peculiarità e soprattutto viaggiare in sicurezza. Rispettando tali valori si permetterà alle gomme di lavorare al meglio, in termini sia di prestazioni che di durata. Attraverso il misuratore della pressione presente in una qualunque stazione di servizio sarà possibile verificare la pressione di gonfiaggio dei propri pneumatici e provvedere a ripristinarla qualora fosse inferiore a quanto indicato per il modello di vettura che si possiede.
Gonfiare le gomme auto è una delle pochissime operazioni relative alla vettura che si possono effettuare sempre in autonomia, affidandosi al fai da te. Tuttavia, anche in tal caso, il consiglio è di rivolgersi a figure specializzate come i gommisti per controlli più accurati. Questi andrebbero svolti in modo particolare in estate e in vista di una partenza, per assicurarsi che tutte le componenti della vettura siano in ordine. Può capitare infatti che il consumo anomalo delle gomme non sia causato da una pressione insufficiente ma da problemi relativi a equilibratura e convergenza, e in tali situazioni solo un gommista può intervenire in maniera appropriata. Ovviamente si tratta di controlli che hanno un costo, ma consentono di verificare lo stato di salute del veicolo e di agire prontamente in caso di problemi, evitando così guai ben peggiori, soprattutto se ci si trova in viaggio.
Quando si effettuano i controlli relativi alla pressione di gonfiaggio, bisogna ricordarsi di verificare anche il ruotino di scorta, laddove presente naturalmente. Ritrovarsi infatti con il ruotino sgonfio in caso di foratura di una delle quattro gomme sarebbe un autogol clamoroso e lo renderebbe totalmente inutile proprio nel momento in cui abbiamo più bisogno di questo dispositivo. Un gommista sa bene che i controlli devono riguardare pure il ruotino mentre agendo in autonomia ci si potrebbe dimenticare della sua presenza: per ricordarsene, è sufficiente pensare che bisogna obbligatoriamente controllare 5 ruote e non solo le quattro montate sulla vettura. Il valore della pressione di gonfiaggio in questo caso è superiore alle altre gomme in quanto il ruotino è di dimensioni più piccole e ha caratteristiche profondamente diverse rispetto ai pneumatici di misura standard, dunque va considerato esclusivamente come un dispositivo di emergenza.
Gli esperti consigliano di evitare di circolare con ruote sgonfie per diverse ragioni: in primis perché diminuisce la sicurezza, in modo particolare alle elevate velocità. Un pneumatico anche solo leggermente sgonfio aumenta la sua impronta a terra, questo può portare ad un eccessivo consumo laterale e all’incremento del rischio di forature, oltre ad una maggiore resistenza al rotolamento che fa lievitare i consumi di carburante. Allo stesso modo però si deve evitare di circolare con gomme gonfiate troppo, perché anche in questo caso si verificano problemi: un consumo marcato della zona centrale del battistrada e una minore impronta a terra, che comporta una riduzione complessiva dell’aderenza. Un elemento fondamentale da non dimenticare è di effettuare le operazioni di gonfiaggio sempre con gomme fredde, poiché con il calore c’è il rischio di ritrovarsi con valori sballati e un gonfiaggio non corretto dei pneumatici.