Per viaggiare in sicurezza è fondamentale la manutenzione regolare dell’auto: vediamo dunque quali sono i 10 controlli fai-da-te da eseguire periodicamente.
La manutenzione fai-da-te dell’auto è un’operazione indispensabile per garantire la piena efficienza del veicolo e quindi per poter viaggiare in sicurezza. I controlli devono essere svolti a cadenza periodica per assicurarsi che tutto funzioni regolarmente e per poter intervenire in caso di anomalie, così da evitare guasti e guai ben peggiori, nonché spese di elevato importo per eventuali riparazioni. Gli interventi di manutenzione fai-da-te sono operazioni semplici che possono essere effettuate, appunto, in autonomia: la chiave è la regolarità grazie alla quale mantenere l’auto in condizioni sempre ottimali. Non solo, tramite tali controlli è possibile anche allungare il ciclo vitale del veicolo, un indubbio vantaggio in termini economici. Ecco allora nel dettaglio i 10 controlli fai-da-te da svolgere a cadenza regolare sulla propria auto.
Manutenzione auto: quali sono i controlli fondamentali?
I controlli fai-da-te fondamentali coinvolgono diverse parti e componenti di un veicolo, da tenere sotto osservazione affinché sia sempre garantita la loro efficienza. Vediamo quali sono le operazioni da effettuare e come farle.
- Controllo pneumatici: le gomme auto sono un elemento da non sottovalutare mai e da sottoporre al monitoraggio ogni 3-4 settimane e prima della partenza per un viaggio in auto. Si deve monitorare sia lo stato esterno, in cerca di eventuali danni oppure anomalie sulla superficie, che la pressione di gonfiaggio, il cui valore corretto è indicato dal produttore del veicolo e si trova nel libretto di circolazione. Quest’ultimo controllo, in particolare, è essenziale non soltanto per la sicurezza: circolare con gomme sgonfie porta a un’usura maggiore o irregolare del battistrada, e inoltre comporta un incremento dei consumi di carburante, andando a incidere quindi sulle finanze dell’automobilista.
- Bilanciamento e allineamento delle ruote: questa è un’operazione che non può essere effettuata con il fai da te, poiché richiede strumentazioni apposite, tuttavia rientra di diritto nei controlli da svolgere a cadenza regolare per essere certi di viaggiare sempre in sicurezza e affinché i pneumatici possano lavorare al massimo dell’efficienza. Se il bilanciamento e l’allineamento non sono corretti, infatti, si verifica un consumo eccessivo e irregolare delle gomme, che comporterà una loro sostituzione anticipata. Nel caso in cui si dovesse notare che il veicolo tira da un lato, bisogna immediatamente recarsi dal proprio gommista per provvedere a un’ispezione. In media, è consigliata una verifica di allineamento e bilanciamento delle ruote una volta all’anno oppure ogni 20 mila chilometri.
- Olio motore: un altro controllo da eseguire a cadenza regolare per accertarsi che il livello del liquido sia sempre ottimale. Gli esperti consigliano di effettuarlo ogni tre mesi oppure ogni 5 mila chilometri se si percorrono frequentemente lunghe distanze. L’olio motore è un elemento cruciale per il funzionamento ottimale del propulsore, in quanto va a lubrificare i componenti in movimento riducendo così l’attrito. Se l’olio è insufficiente oppure risulta sporco, si rischiano danni al motore con conseguenze facilmente immaginabili in termini di costi. L’olio va cambiato secondo le indicazioni fornite nel manuale del veicolo e indicativamente ogni 10-15 mila chilometri per poter assicurare la piena efficienza al motore.
- Filtri dell’aria: altro elemento che serve a preservare il propulsore del veicolo, proteggendolo da polvere e detriti presenti nell’aria. Se risultano sporchi, si può verificare un calo nelle prestazioni del motore e un aumento dei consumi di carburante. Tale controllo va svolto ogni 15 mila chilometri circa e se il filtro appare visibilmente sporco, è necessario sostituirlo. Cambiare con una certa frequenza il filtro dell’aria consente di mantenere il motore in piena efficienza e al massimo delle performance, scongiurando un aumento dei consumi.
- Liquido di raffreddamento: la sua funzione è quella di evitare il surriscaldamento del propulsore, è essenziale perciò assicurarsi che il liquido refrigerante sia sempre a un livello ottimale. Va controllato una volta all’anno e per la sua sostituzione bisogna seguire le indicazioni fornite dal produttore all’interno del manuale della vettura.
- Candele: in questo caso è più facile individuare problemi o anomalie, perché il malfunzionamento delle candele si manifesta con segnali chiari, come ad esempio difficoltà di avviamento e maggiori consumi di carburante. Vanno sostituite in genere ogni 40-50 mila chilometri, facendo affidamento sulle indicazioni fornite dal produttore presenti nel manuale del veicolo.
- Pastiglie dei freni: inutile soffermarsi sull’importanza dell’impianto frenante in termini di sicurezza. Talvolta sottovalutate, le pastiglie sono invece una componente essenziale poiché se usurate possono causare danni di un certo rilievo ai dischi dei freni, che comporteranno costi di riparazione notevoli. Per evitare di buttare via soldi in costosi interventi in officina, il controllo delle pastiglie dei freni va svolto ogni 20 mila chilometri circa; nel caso in cui mostrino marcati segni di usura, bisogna provvedere il prima possibile alla sostituzione. Per tale operazione, è necessario rivolgersi a un’officina.
- Pulizia del veicolo: più che un controllo, questo è un intervento utile a preservare in buono stato la vettura, sia all’interno che la carrozzeria. L’accumulo di sporco infatti può danneggiare le parti che compongono l’abitacolo – oltre a rendere meno salubre l’ambiente – e la vernice esterna. Ciò che bisogna scongiurare è la formazione della ruggine, ecco perché una volta al mese si deve provvedere a un lavaggio accurato e una volta ogni sei mesi è possibile applicare una cera protettiva che crea uno strato utile a preservare la vernice dagli agenti atmosferici.
- Batteria: tutti sappiamo cos’è e qual è la sua funzione, ovvero fornire l’energia che serve per avviare il motore e per alimentare l’impianto elettrico del veicolo. Eppure spesso ci scordiamo della sua presenza, che ci torna alla mente solo quando non riusciamo ad accendere l’auto. Tenere la batteria sotto controllo è utile per evitare problemi improvvisi: è necessario verificare in primis il livello di carica e poi che i morsetti non presentino corrosione e siano collegati in maniera salda. Se l’accensione del veicolo risulta problematica, è arrivato il momento di sostituire la batteria. In condizioni normali e con una manutenzione costante, la sua sostituzione si effettua in media ogni 4-5 anni.
- Componenti meccaniche: l’ultimo controllo della nostra lista deve essere affidato a un meccanico e non può essere svolto con il fai da te, in quanto decisamente complesso e perciò richiede l’intervento di un professionista qualificato che utilizza una strumentazione apposita. Questo tipo di accertamento – da eseguire una volta all’anno e prima della partenza per un viaggio – è fondamentale per agire con tempestività in caso di problemi non visibili a occhio nudo, che potrebbero rivelarsi pericolosi per la sicurezza. Un check-up regolare sullo stato di salute delle parti meccaniche consente di avere una vettura sempre al massimo delle performance e dell’efficienza, nonché di risparmiare: in che modo? Una manutenzione attenta consente di intervenire prontamente nell’eventualità di guasti, evitando le spese più corpose causate dai danni gravi sui quali non si è potuto agire con tempestività.