I danni causati dal contatto fra marciapiede e pneumatico sono fra i più diffusi: vediamo come riconoscerli e soprattutto cosa bisogna fare in questo caso.
Uno pneumatico danneggiato dal marciapiede è un inconveniente piuttosto frequente: anche la guida più scrupolosa può essere soggetta a piccole disattenzioni che provocano danni di tale genere. Ma come si riconosce questo tipo di danno e soprattutto come si interviene? L’urto su cerchio e gomma è un piccolo incidente ma decisamente insidioso, perché può coinvolgere sia il pneumatico che il cerchione causando un danno alla ruota. Nell’ipotesi peggiore può provocare un taglio laterale che significa una sola cosa: si deve provvedere alla sostituzione della gomma, poiché non può essere riparata. Vediamo nello specifico in che modo agire in caso di urto sul marciapiede, poiché una semplice ispezione visiva non sempre può bastare: il danno, infatti, potrebbe essere nascosto…
Anche se l’urto non è stato particolarmente violento e l’unico segno esterno sono dei graffi sul cerchione, è bene essere scrupolosi e non limitarsi a un controllo visivo; come detto, i danni da contatto con il marciapiede possono essere insidiosi pure se di lieve entità e più in generale le problematiche che riguardano il fianco delle gomme auto – i tagli in primis – vanno trattate con maggiore attenzione, in quanto potrebbero portare a conseguenze gravi come il cedimento improvviso della struttura del pneumatico. Inoltre gli eventuali danni potrebbero non riguardare direttamente la gomma, bensì le componenti meccaniche della vettura, come ad esempio i braccetti delle sospensioni. Ecco per quale ragione gli esperti consigliano di recarsi presso un’officina il prima possibile in seguito a un urto contro il marciapiede, a prescindere dall’entità del contatto, in maniera da svolgere una verifica approfondita sia sulle ruote che sugli elementi che compongono la meccanica.
Come abbiamo anticipato, un contatto con il marciapiede può lasciare intatte – almeno esteriormente… – le gomme ma provocare danni ad altre parti della vettura, in primis i braccetti delle sospensioni che contribuiscono a mantenere la convergenza delle ruote. Se il danno è consistente, con il braccetto che risulta piegato in modo evidente o addirittura spezzato, la guida sarà molto complicata poiché non si avrà il pieno controllo del veicolo. Rendersi conto di un danneggiamento simile è perciò piuttosto facile. Se però l’impatto è lieve e il braccetto è solo leggermente piegato, non si avranno conseguenze tangibili nell’immediato, ma questo tipo di danno si ripercuote sui pneumatici, causando un consumo anomalo del battistrada, per via dell’allineamento non più ottimale, e che sarà visibile solo dopo molti chilometri, quando ormai l’usura è marcata e le gomme devono essere sostituite. Ecco perché, in seguito a un contatto con un marciapiede, è sempre meglio affidarsi a un gommista per stabilire l’entità del danno riportato ed evitare problemi peggiori.
Un urto contro un marciapiede può provocare danneggiamenti di diverso tipo sulla gomma. I più diffusi sono le bolle, che si formano sul fianco del pneumatico quando si verifica un danno che riguarda la tela che si trova al di sotto della gomma. Si tratta di un un inconveniente piuttosto pericoloso, poiché la bolla potrebbe esplodere e causare un cedimento improvviso della struttura del pneumatico, con conseguenze anche molto gravi se ciò avviene a velocità elevata. Facilmente individuabile con un controllo visivo, se si riscontra la presenza di una bolla bisogna immediatamente recarsi dal gommista: è un tipo di danno non riparabile e perciò il pneumatico deve essere sostituito in breve tempo, per evitare appunto che la bolla causi problemi più gravi. Se ci si trova molto lontani dal proprio gommista, il consiglio è di sostituire la copertura in cui è presente la bolla con il ruotino di scorta.
A volte possono sembrare dei semplici graffi e in tal caso il danno è solo superficiale, tuttavia con una rapida occhiata non è facile stabilire l’entità del problema. Come le bolle, anche tagli, lacerazioni e scalfitture del fianco del pneumatico sono pericolosi perché possono arrivare a intaccare la struttura interna della gomma, causandone in tal modo il cedimento. E pure in questo caso, non ci sono alternative: danni del genere non possono essere riparati oppure gli interventi di riparazione si rivelano inefficaci, perciò si deve provvedere alla sostituzione del pneumatico. Rivolgersi il prima possibile a un gommista è pertanto la soluzione più sicura – per non dire l’unica – per evitare di circolare in una situazione di pericolo che a lungo andare compromette l’integrità della gomma.
La risposta a questa domanda si intuisce già da ciò che abbiamo letto in precedenza: anche se il danno appare di lieve entità, costituisce comunque un rischio per il guidatore e in ogni caso è consigliato rivolgersi a un’officina di fiducia. Saranno poi delle figure esperte a valutare la situazione e stabilire se è possibile continuare a circolare poiché il danno è solo esteriore oppure se bisogna intervenire sostituendo il pneumatico. Le gomme auto sono piuttosto resistenti dunque riescono a sopportare senza problemi i danni lievi; si tratta però comunque di una situazione di pericolo a cui è meglio non esporsi e solo il controllo da parte di un gommista riesce a stabilire se il pneumatico che ha subito l’urto può continuare a svolgere la sua funzione oppure se è necessaria la sua sostituzione.
In linea generale i pneumatici sono prodotti molto resistenti, tuttavia il fianco è il loro punto debole e in caso di impatto risulta più soggetto a danni. Esistono pneumatici realizzati per offrire maggiore resistenza agli urti, perché destinati all’utilizzo su terreni dissestati e con presenza di pietre o rocce: si tratta delle gomme rinforzate, riconoscibili attraverso la presenza di sigle specifiche come ad esempio REINF (da reinforced, rinforzate appunto), XL (da eXtra Load), RF, RFD o ancora EXL. Essendo coperture realizzate per il fuoristrada, sono meno adatte all’impiego su strade cittadine in quanto garantiscono un comfort inferiore e risultano piuttosto rumorose. Sono una scelta valida dunque solo per coloro che alternano tragitti cittadini e off-road, con prevalenza di quest’ultimi. In tutti gli altri casi, i difetti superano i benefici. Il modo migliore per preservare le gomme dagli urti contro marciapiedi e buche è una guida accorta e moderare la velocità in presenza di ostacoli che potrebbero entrare a contatto con il fianco del pneumatico.
Sì, in presenza di un pneumatico danneggiato, durante un controllo si rischia una sanzione amministrativa poiché si sta circolando in condizioni di scarsa sicurezza. L’importo di tale sanzione può variare a discrezione di chi rileva l’infrazione, da poche decine di euro sino a qualche centinaio. Oltre ai pericoli che si corrono alla guida, dunque, bisogna aggiungere il rischio di venire multati: alla spesa del pneumatico da riparare o – più presumibilmente – da sostituire, si affianca l’esborso della sanzione; anche per questa ragione in seguito a un contatto con un marciapiede bisogna recarsi il prima possibile da un gommista, evitando di rinviare l’analisi del danno e di continuare a circolare, perché in questo modo il conto finale da pagare rischia di essere ben più elevato, se si ha la sfortuna di incappare in un controllo da parte delle forze dell’ordine.