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I migliori 10 consigli per la cura dei pneumatici

Published in montaggiogomme by Federico, 1/31/2022 0

La manutenzione delle gomme auto è un elemento chiave per poter preservare al massimo della loro efficienza questa componente di vitale importanza per un veicolo. Ecco perché qualsiasi automobilista dovrebbe sapere in che modo effettuarla così da prendersi cura al meglio delle coperture montate sulla propria vettura. Attraverso la corretta manutenzione, infatti, aumenta la sicurezza al volante perché i pneumatici offriranno sempre prestazioni ottimali, inoltre si allunga il loro ciclo vitale a tutto vantaggio del portafogli degli automobilisti: una durata maggiore ha come conseguenza cambi gomme meno frequenti. Andiamo quindi a vedere in che modo effettuare al meglio la manutenzione delle gomme, prendendo come riferimento i 10 migliori consigli per la cura dei pneumatici, forniti da produttori e gommisti.

Come svolgere la manutenzione delle gomme?

La manutenzione delle gomme non è un procedimento complesso nel suo insieme e si compone di diverse fasi. Il consiglio è sempre quello di affidarla alla propria officina di fiducia, che può contare sull’esperienza e sulle strumentazioni adatte per monitorare al meglio lo stato di salute dei pneumatici e intervenire in caso di bisogno, tuttavia – almeno per quanto riguarda le operazioni più semplici – potrebbe essere svolta pure in autonomia, andando così a risparmiare qualcosa sui costi di gestione del veicolo. Ciò che conta è la regolarità: la manutenzione si basa infatti su controlli a cadenza regolare, da effettuare all’incirca una volta al mese, in modo da individuare precocemente eventuali problematiche ed evitare guai ben peggiori. L’errore più grande che si può fare è proprio quello di trascurare le gomme e in questo caso i problemi potranno essere risolti soltanto con la sostituzione dei pneumatici, con relative spese da sostenere.

I migliori 10 consigli

Andiamo ora a vedere i 10 consigli più utili per prendersi cura in maniera ottimale dei propri pneumatici.

1 – Controllo visivo: è il primo passo per prendersi cura delle gomme auto e anche il più semplice. Consiste nell’osservare le coperture per verificare la presenza di eventuali anomalie, come ad esempio rigonfiamenti, bolle, crepe, tagli o usura irregolare sulla superficie del battistrada: in caso sia presente anche solo una di queste criticità è necessario affidare subito le coperture ad un gommista poiché ci si trova di fronte ad un problema, la cui gravità verrà accertata appunto in officina. Se invece è tutto nella norma, significa che i pneumatici non hanno problematiche evidenti e dunque almeno i guasti peggiori – come sgonfiamenti repentini o addirittura lo scoppio della gomma – sono scongiurati. Tuttavia per accertarsi che le gomme siano al massimo dell’efficienza, sono indispensabili anche altre operazioni.

2 – Controllo della pressione di gonfiaggio: i gommisti e gli esperti del settore non si stancheranno mai di ripeterlo, il controllo della pressione è essenziale per il corretto funzionamento delle gomme. Va eseguito ogni 3-4 settimane circa (con gomme fredde) e serve ad accertarsi che i pneumatici abbiano sempre la pressione corretta, quella indicata dal produttore del veicolo e riportata sul libretto. Basta che sia anche lievemente inferiore per causare problemi significativi, come maggiore usura, consumo anomalo o surriscaldamenti che possono poi portare a cedimenti della carcassa, danneggiando irrimediabilmente la struttura del pneumatico. Con una pressione di gonfiaggio corretta le gomme possono lavorare al meglio, garantendo perciò sempre aderenza ottimale e consumo regolare del battistrada. Inoltre, una gomma anche soltanto leggermente sgonfia genera maggiore resistenza al rotolamento e ciò si traduce in superiori consumi in termini di carburante: la conclusione perciò è logica, pneumatici alla corretta pressione consentono di risparmiare sui rifornimenti.

3 – Controllo dell’usura del battistrada: un battistrada usurato offre minor aderenza e questo può creare situazioni di pericolo durante la normale circolazione, ecco perché bisogna monitorarne l’usura attraverso il controllo dello spessore degli intagli presenti proprio sul battistrada, che per legge deve essere superiore a 1,6 millimetri. Nel caso risulti inferiore, bisogna provvedere quanto prima alla sostituzione delle gomme. Per effettuare la misurazione esistono dei dispositivi appositi dal costo di pochi euro, oppure si può procedere in maniera più “empirica”: si utilizza un cartoncino da infilare verticalmente nello spazio dell’intaglio e con una penna si segna il punto in cui il cartoncino fuoriesce dall’intaglio, per poi misurarlo con un righello; se superiore a 1,6 millimetri, il battistrada non è eccessivamente consumato, se invece è inferiore i pneumatici vanno sostituiti. In primo luogo perché non in grado di garantire sufficiente sicurezza, e poi perché si rischiano sanzioni in caso di controlli in quanto la copertura risulta troppo usurata.

4- Presenza di anomalie: le anomalie sono la spia che qualcosa non funziona correttamente nelle gomme e quindi non devono essere sottovalutate. Molto spesso esternamente i pneumatici appaiono in condizioni perfette, ma celano problematiche non visibili all’occhio. Queste possono manifestarsi ad esempio sotto forma di vibrazioni, le quali sono fisiologiche se il veicolo è rimasto fermo a lungo: il processo di ovalizzazione temporanea delle gomme provoca questo effetto che dovrebbe sparire dopo pochi chilometri. Se invece permane oppure si presenta all’improvviso significa che c’è qualcosa che non va e in questo caso l’unica soluzione è rivolgersi al gommista affinché effettui i controlli necessari per individuare la causa del problema e provvedere poi alla sua risoluzione. Pure nel caso in cui il veicolo tiri da un lato mentre il volante è dritto, bisogna affidarsi ad un’officina per ripristinare il settaggio dei corretti parametri relativi alla convergenza, sfalsati probabilmente da un urto con una buca o un marciapiede.

5 – Controllo delle valvole: questo componente è il primo indiziato in caso di perdita di pressione da parte delle gomme, ecco perché vanno verificate quando si effettua il controllo regolare sullo stato di salute dei pneumatici. Bisogna accertarsi che non siano danneggiate o deteriorate, con un occhio di riguardo ai cappucci. Inoltre il controllo deve sempre essere effettuato quando si sostituiscono le gomme, pure nel passaggio da invernali ad estive e viceversa che si fa due volte all’anno (per coloro che usano coperture stagionali e non le all season).

6 – Controllo della ruota di scorta: laddove presente, anch’essa dev’essere verificata con regolarità. Ovviamente non ci si concentrerà sullo stato di usura, giacché non viene impiegata, bensì sulla sua integrità e soprattutto sulla pressione di gonfiaggio, in modo da assicurarsi che sia sempre corretta. L’inconveniente peggiore in seguito ad una foratura, infatti, è quello di ritrovarsi con la ruota o il ruotino di scorta sgonfi e perciò inutilizzabili, rendendo superflua la loro presenza nel bagagliaio. Spesso però non si dispone di questo dispositivo, soprattutto sulle auto più recenti, poiché si preferisce il kit di riparazione, meno ingombrante ma non sempre utilizzabile (dipende dal tipo di danno subito dal pneumatico). Coloro che decidono di dotare la propria vettura del ruotino di scorta, perciò, devono riservare a quest’ultimo le stesse attenzioni che rivolgono alle gomme montate sul veicolo, affinché nel momento del bisogno possa garantire la massima efficienza e tirare fuori dall’impaccio di una situazione complicata l’automobilista alle prese con un pneumatico forato.

7 – Corretta conservazione delle gomme: la cura dei pneumatici passa anche dalla loro adeguata conservazione quando non vengono utilizzati, è il caso di chi alterna invernali ed estive durante l’anno. I pneumatici devono essere stoccati in modo da non deformarsi nel periodo in cui resteranno fermi, all’interno di locali riparati dagli agenti atmosferici e dalla luce del sole, asciutti e areati. Coloro che scelgono di affidare la conservazione delle gomme non usate a un’officina, potranno stare tranquilli, mentre chi opera in autonomia dovrà preoccuparsi di questi aspetti, facendo in modo che le coperture siano lontane da fonti di calore e sostanze dannose, avendo inoltre cura di ruotarle circa una volta al mese per evitare che il peso circoscritto sempre sullo stesso punto porti alla deformazione della gomma. Piccoli accorgimenti ma molto importanti per preservare al meglio lo stato dei pneumatici.

8 – Inversione delle gomme: è davvero utile? Per molto tempo l’inversione dei pneumatici – quelli posteriori all’anteriore e viceversa – è stata ritenuta un’operazione utile per uniformare l’usura fra le quattro gomme e permettere così un ciclo vitale più lungo. Oggi però questo intervento non è più consigliato all’unanimità come in passato, anzi c’è addirittura chi lo sconsiglia poiché potrebbe generare problemi alla guida, come ad esempio vibrazioni. In linea generale, se si effettua una manutenzione corretta – con le indicazioni che sono state fornite in questa guida! – si può ottenere un lungo ciclo vitale dalle proprie gomme (salvo imprevisti, naturalmente) senza bisogno di ricorrere a tale operazione. 

9 – Pulizia accurata: l’accumulo di sporco può causare a lungo andare dei problemi al sistema ruota nel suo complesso, ecco perché di tanto in tanto è necessario effettuare una pulizia accurata sia delle gomme che dei cerchi, magari approfittando della sostituzione stagionale per coloro che usano invernali ed estive, soprattutto se capita di percorrere strade sterrate dove si può trovare fango in caso di pioggia. Un cerchio pulito e privo di detriti facilita inoltre la circolazione dell’aria, a tutto vantaggio del corretto raffreddamento dei freni e delle altri parti della ruota sollecitate durante la guida.

10 – Rivolgersi sempre al gommista: ultimo consiglio ma non per questo meno importante, anzi; nessuno meglio del gommista o degli esperti di un’officina può effettuare una corretta manutenzione dei pneumatici, ecco perché è fondamentale rivolgersi sempre a queste figure per prendersi cura al meglio delle proprie gomme. Non è un segreto che il miglior amico dell’automobilista è il gommista, averne uno di fiducia al quale affidarsi diventa indispensabile sia per una manutenzione adeguata delle gomme, sia per ricevere i giusti consigli sui prodotti migliori da usare per la propria auto e per i pneumatici, così da avere una vettura sempre al massimo dell’efficienza in tutte le sue componenti.