Gli automobilisti che utilizzano pneumatici invernali ed estivi devono provvedere al cambio delle gomme due volte all’anno: vediamo quando e come farlo.
Il cambio gomme stagionali è un’operazione indispensabile – e obbligatoria – per tutti gli automobilisti che utilizzano pneumatici invernali ed estivi. Questo intervento infatti consente di avere a bordo le coperture più adatte in base alla stagione e di circolare quindi con la massima sicurezza. Per due volte all’anno, in primavera e in autunno, si deve provvedere a questa alternanza, per guidare nelle migliori condizioni possibili e per evitare sanzioni; sì, perché nel caso di un controllo in cui viene rilevata la presenza di gomme non idonee per il periodo, si viene multati. Vediamo allora quando fare il cambio pneumatici stagionali, le date precise e i periodi di tolleranza, e come eseguirlo per ottimizzare il tutto anche a livello economico (aspetto nient’affatto secondario).
Le date per il cambio dei pneumatici stagionali sono fissate dalla legge a livello nazionale: a partire dal 15 novembre si devono montare gomme invernali da tenere a bordo sino al 15 aprile, quando vengono sostituite da quelle estive. Avendo però il nostro Paese una conformazione particolare, con climi molto diversi da nord a sud, sono numerose le eccezioni e deroghe in ambito sia regionale che locale. Per questo è possibile montare sin dal 15 ottobre nelle zone di montagna le coperture invernali, mentre è prevista una deroga sino al 1° dicembre per la loro installazione nelle aree più meridionali. Lo stesso vale al momento di cambiare le invernali con le estive, con la possibilità di installarle a partire già da fine marzo nei territori in cui le temperature sono elevate sin da inizio primavera, e un mese di tolleranza fino al 15 maggio per mettersi in regola nelle zone più a nord. Il consiglio è dunque quello di verificare le ordinanze locali per avere ben chiare le date limite nella propria area di residenza.
Le gomme stagionali sono pensate per rendere al meglio proprio nel periodo in cui vengono installate. I pneumatici invernali sono dotati di una mescola più morbida, per fornire il massimo grip con temperature inferiori a 7 gradi. Tenerli a bordo con un clima più caldo significa comprometterne l’efficienza e accelerarne il deterioramento. Le coperture estive invece dispongono di una mescola più dura in modo da far fronte al caldo anche intenso che caratterizza la bella stagione; ciò vuol dire che con le basse temperature non sono in grado di fornire l’aderenza sufficiente in quanto la gomma non raggiunge la corretta temperatura di esercizio, ragion per cui non sono adeguate all’uso nei mesi invernali.
Sì, sono ovviamente esentati da questa operazione gli automobilisti che montano sulla loro vettura pneumatici quattro stagioni, adatti alla circolazione tutto l’anno. Inoltre c’è quella che va considerata come una criticità del Codice della strada, che evita sanzioni in caso di controlli ma espone comunque a seri rischi gli automobilisti: tecnicamente non è vietato l’uso delle gomme invernali in estate se quelle presenti a bordo hanno un indice di carico e un codice di velocità pari oppure superiore a quello previsto per le estive. Tutto in regola, dunque, se non fosse che i pneumatici invernali – detti anche termici – sono inadatti all’uso con alte temperature, per cui saranno meno efficienti e di conseguenza più pericolosi. È poi prevista la possibilità di mantenere le gomme estive in inverno a patto però di disporre all’interno del veicolo delle catene. Anche questa soluzione, però, è sconsigliata.
Molti si pongono questo interrogativo e la risposta è negativa, in primis per ragioni di efficienza. Infatti, le catene vanno montate solo in caso di presenza di neve o ghiaccio sull’asfalto, mentre non possono essere installate su asfalto “nudo” poiché lo danneggerebbero. Per l’automobilista rimangono dunque tutte le criticità di guidare con pneumatici inadatti alle basse temperature: la mescola dura delle gomme estive si irrigidisce ancora di più con il freddo e in mancanza di elasticità la copertura non potrà garantire l’aderenza sufficiente. La sensazione sarà come guidare con gomme fatte di legno, pertanto decisamente pericoloso: ciò significa che gomme estive e catene non sono una buona combinazione e se nella propria area di riferimento le temperature invernali sono basse, sui 7 gradi o al di sotto, la scelta deve ricadere sui pneumatici termici per viaggiare in sicurezza.
Per effettuare il cambio gomme stagionali ci si deve rivolgere a un gommista, poiché è un’operazione delicata che richiede l’utilizzo di strumentazione apposita. I pneumatici infatti vanno smontati dai cerchi per lasciar posto agli altri, dopodiché si procede al gonfiaggio e all’equilibratura, che avviene in maniera elettronica attraverso specifici apparecchi. In questi vari passaggi c’è il rischio di danneggiare la gomma oppure il cerchione, è necessaria dunque un’ottima manualità che solo i gommisti possono garantire. Non è un’operazione che si può svolgere in autonomia se si usa lo stesso set di cerchi sia per le gomme estive che per quelle invernali, lo si può fare invece utilizzando cerchioni differenti, come vedremo fra poco. Quanto costa questo intervento? In media l’esborso per il cambio gomme stagionali va da un minimo di 60 a un massimo di 100 euro per tutte e quattro le ruote.
C’è una possibilità per gli automobilisti di effettuare in autonomia il cambio pneumatici stagionali ed è attraverso l’uso di due set distinti di cerchi, cambiando dunque le ruote complete. In questo caso infatti non è necessario smontare le gomme dai cerchioni, intervento detto “stallonamento” nel gergo del settore, e quindi l’operazione non è diversa dalla sostituzione di un pneumatico nell’eventualità di una foratura. È previsto un esborso iniziale maggiore proprio perché è indispensabile comprare un set di cerchi aggiuntivo – in acciaio, così da abbattere i costi, da riservare alle gomme invernali – ma già sul medio periodo è possibile rientrare di questa spesa poiché i costi del cambio gomme stagionali possono essere addirittura azzerati occupandosene in prima persona. Se si dispone dello spazio sufficiente e si possiede un’adeguata manualità, si può provvedere da soli a sostituire le gomme due volte all’anno, in vista dell’inverno e dell’estate.
Il Codice della strada prevede sanzioni per chi non effettua il cambio gomme da estive a invernali e non ha a bordo dell’auto le catene, e queste possono andare da un minimo di 87 a un massimo di 344 euro. Una multa che può diventare dunque salata, ecco perché bisogna provvedere alla sostituzione rispettando le tempistiche stabilite (che concedono anche un mese di tolleranza per gli automobilisti più sbadati). Inoltre non si rischiano solo sanzioni pecuniarie, ma pure il fermo del veicolo e l’obbligo di messa in sicurezza, ovvero non si potrà usare il mezzo fino a quando non sarà dotato di pneumatici invernali o non avrà a bordo le catene da neve, secondo quanto previsto dalla normativa. I pericoli, però, come abbiamo visto vanno ben al di là delle possibili sanzioni in caso di controlli: le gomme estive non vanno usate in inverno in primis per preservare la propria incolumità.