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Come interpretare il codice DOT dei pneumatici: tutto quello che devi sapere

Published in montaggiogomme by Federico, 11/28/2024 0

Che cos’è il codice DOT dei pneumatici? Quali informazioni contiene? È importante conoscerlo? Vediamo tutto quello che ogni automobilista dovrebbe sapere

Il DOT pneumatici è un parametro di cui non tutti gli automobilisti sono a conoscenza, eppure decisamente importante poiché rappresenta una sorta di “carta d’identità” delle gomme auto. Al suo interno infatti sono riportate informazioni essenziali che bisogna conoscere, in modo particolare prima di procedere all’acquisto di un set di pneumatici. Vediamo allora tutto quello che gli automobilisti devono sapere su tale codice, a partire dal nome: DOT è l’acronimo di Department of Transportation (si riferisce al Dipartimento dei trasporti degli Stati Uniti), e questa sigla è seguita da una serie di lettere e numeri più semplici da decifrare di quello che si possa pensare. È riportato nella scheda tecnica relativa ai pneumatici e anche sul fianco, per una più facile consultazione. Pronti per iniziare il viaggio alla scoperta del DOT?

DOT: che cos’è?

Il DOT è una sequenza alfanumerica che contiene informazioni relative alla fase produttiva di ogni pneumatico, in particolare da chi è stato realizzato e soprattutto quando, conoscere quest’ultimo elemento è fondamentale prima dell’acquisto in modo da accertarsi che le gomme che si ha intenzione di comprare siano di recente fabbricazione. Il dato più importante del DOT sono infatti le ultime quattro cifre al termine della sequenza alfanumerica, facciamo un esempio così che la loro lettura risulti più chiara. Individuare questo codice sul fianco della gomma è semplice poiché molto spesso i numeri e le lettere che lo compongono sono collocati all’interno di un ovale. All’inizio della sequenza, inoltre, è riportata la scritta “DOT” seguita da un minimo di 8 e sino a 13 numeri e lettere, come ad esempio: H1 3J 00BX 3522. Vediamo ora nel dettaglio a cosa si riferiscono le cifre e le lettere che formano il codice.

DOT: quali informazioni sono riportate?

La sequenza di lettere e numeri che creano il DOT riportano in rigoroso ordine: il luogo in cui il pneumatico è stato realizzato, la dimensione delle gomme, il codice produttore e la data di produzione del pneumatico. Quest’ultimo in particolare è il dato di maggior rilevanza per un automobilista, poiché consente di conoscere la data di fabbricazione delle coperture che ha a bordo del proprio veicolo oppure che intende acquistare. Nell’esempio visto in precedenza, il codice relativo alla data di produzione è 3522. In che modo si legge? Va scomposto in due parti, la prima delle quali si riferisce alla settimana di produzione, la seconda all’anno. Per cui i pneumatici che abbiamo preso in considerazione sono stati prodotti nella 35esima settimana del 2022. Semplice, no? Conoscere tale parametro è fondamentale per evitare di acquistare gomme troppo vecchie, che risulteranno poi meno efficienti una volta installate.

Le gomme auto hanno una scadenza?

Questa può essere considerata la domanda delle domande, il quesito posto forse con maggior frequenza quando si parla di pneumatici, alimentato appunto dalla presenza della data di produzione stampata sul fianco delle coperture. La risposta è no, le gomme auto non hanno data di scadenza: non è infatti possibile stabilire a priori per quanto durerà un set di gomme, poiché sono numerose le variabili che incidono sul suo ciclo vitale, a partire dalla qualità dei materiali con cui sono realizzate. Per cui troviamo set di pneumatici che devono essere cambiati dopo 2 anni e altri invece che rimangono efficienti e performanti per 5 o 6 anni; in tutto ciò, ci sono anche casi limite di coperture mantenute a bordo di un veicolo per 17 anni, pratica da evitare assolutamente perché pur non avendo una data di scadenza, le gomme non durano così a lungo!

Quando cambiare i pneumatici?

A questo punto sorge il dubbio su quando cambiare i pneumatici nelle situazioni in cui l’usura è contenuta e il battistrada mantiene uno spessore superiore al limite minimo fissato dalle normative (1,6 millimetri). Se le gomme godono di una costante manutenzione e non sono sottoposte a eccessivo stress, possono garantire condizioni di utilizzo buone per circa 9 o 10 anni. Questo è il limite indicato dagli esperti, oltre il quale è caldamente consigliato provvedere alla loro sostituzione, poiché con l’andare del tempo l’esposizione ai raggi UV e ai fenomeni atmosferici comporta un indurimento della mescola, che dunque non potrà più disporre dell’elasticità necessaria. Neppure a livello legislativo viene imposta una durata entro la quale provvedere al cambio, per cui il paradosso è che anche gomme con 17 anni sulle spalle – è accaduto in Gran Bretagna – sono perfettamente legali se il loro battistrada non è consumato eccessivamente.

Le gomme invecchiano anche quando restano inutilizzate?

Sì, le gomme sono sottoposte all’invecchiamento dei materiali pure quando rimangono inutilizzate – sebbene ovviamente in misura molto minore (17 volte meno rapidamente, secondo alcuni studi di settore) rispetto a quando si trovano a bordo di un veicolo – ecco perché la loro conservazione è fondamentale per rallentare il più possibile questo processo. A tal proposito, la data di produzione riportata nel DOT diventa un parametro molto importante: acquistare gomme “vecchie”, sebbene mai utilizzate prima, è un rischio poiché ci si ritroverà poi a bordo prodotti che non assicurano l’efficienza e il rendimento che dovrebbero, a causa appunto dell’invecchiamento dei materiali. E ciò vale ancora di più nel caso dei pneumatici usati. Gli esperti consigliano di acquistare gomme entro 2-3 anni dalla data di produzione, tempo durante il quale riescono a mantenere inalterate le loro caratteristiche (soprattutto se conservate in maniera corretta).

I pneumatici sono dotati di garanzia?

Sì, i pneumatici in commercio sono dotati di una garanzia di base di 2 anni fornita dal venditore (gommista, e-commerce etc.) a cui si può affiancare un’altra garanzia che però dipende dal produttore: alcuni costruttori garantiscono i loro prodotti per 3 anni, altri per 5, altri ancora sino a 10, coprendo dunque almeno a livello teorico l’interno arco di tempo del loro utilizzo. Ci sono poi forme di garanzia differenti, come quella che si estende per tutta la durata vitale del pneumatico oppure sino a quando il battistrada raggiunge il limite minimo legale per la circolazione. Per conoscere il tipo di garanzia che copre i propri pneumatici – e se ne sono provvisti oppure no – bisogna consultare le condizioni di vendita del produttore di gomme a cui appartengono i prodotti.