Numerosi automobilisti – e in particolare coloro che non controllano con una certa frequenza la pressione delle gomme, sbagliando! – potrebbero ritrovarsi in questo periodo di passaggio dall’inverno alla primavera con i pneumatici sgonfi o comunque ad una pressione inferiore. Certo, il normale utilizzo, soprattutto se non si controlla regolarmente la pressione di gonfiaggio, può essere alla base di questo fenomeno, ma ci si mettono anche le basse temperature: con il freddo, infatti, le gomme perdono pressione. Non lo sapevi? Perché questo accade? Si tratta di un normale processo per cui non bisogna allarmarsi ed è dovuto al variare della densità dell’aria a seconda della temperatura esterna. La fisica ci insegna che l’aria aumenta di volume quando viene riscaldata e invece si riduce quando si raffredda.
Durante il periodo invernale, perciò, è normale che le gomme possano subire una riduzione della pressione, ecco perché i controlli di tale parametro nella stagione fredda devono essere più frequenti, affinché il gonfiaggio risulti sempre alla pressione corretta, secondo quanto indicato dalla casa produttrice del veicolo. Basta questo semplice accorgimento, infatti, per contrastare il fenomeno: nulla di complicato, dunque. Alcuni esperti consigliano, inoltre, di gonfiare prima dell’arrivo dell’inverno le gomme ad una pressione lievemente superiore, circa 0.2-0.3 bar, in maniera tale da compensare lo sgonfiamento dovuto alla riduzione della densità dell’aria causata dall’abbassamento delle temperature. Tuttavia, anche in questo caso, sono vivamente consigliati dei controlli regolari, perché l’efficienza delle gomme passa innanzitutto da un’attenta manutenzione. Ma come agire se, alla fine dell’inverno, si trovano le gomme sgonfie? In primis, c’è una valutazione da fare riguardo al tipo di coperture, se si tratta di pneumatici stagionali oppure all season.
Probabilmente è superfluo sottolinearlo, ma il cambio di stagione non riguarda tutti gli automobilisti, bensì solamente coloro che alternano durante l’anno i pneumatici invernali e quelli estivi. Perciò a partire dal 15 aprile – data fissata a livello nazionale, con alcune deroghe e proroghe su base locale da verificare a seconda della zona in cui si risiede – le gomme termiche devono essere sostituite con quelle estive. Al momento del cambio, è consigliato verificare la pressione sia delle gomme che vengono tolte che di quelle che saranno installate e ripristinarla al valore corretto qualora non lo fosse; nel primo caso, per poter conservare in maniera adeguata le coperture che non saranno utilizzate nei mesi estivi (sottoponendole poi comunque a controlli regolari pure durante lo stoccaggio), nel secondo in modo da circolare con pneumatici al massimo della loro efficienza. Il cambio gomme stagionale non deve essere effettuato da tutti quegli automobilisti che usano pneumatici quattro stagioni.
I rischi di circolare con gomme sgonfie, anche solo leggermente, sono in genere sottovalutati, poiché si pensa che comportino problemi di poco conto, in realtà non è affatto così. Innanzitutto si può riscontrare una perdita di efficienza del pneumatico, ciò significa che si avrà una minore tenuta di strada, soprattutto all’aumentare della velocità, spazi di frenata più lunghi, reattività inferiore in modo particolare nei cambi di direzione e un’usura anomala del battistrada, che può portare ad un consumo più rapido e alla perdita di aderenza in condizioni di scarso grip, come ad esempio su strada bagnata. Non solo: con un pneumatico sgonfio c’è un incremento consistente della resistenza al rotolamento, quindi si avrà di conseguenza una crescita dei consumi di carburante e delle emissioni di anidride carbonica. Ciò può anche non essere percepibile dall’automobilista comune, ma chi tiene conto delle spese per il rifornimento dell’auto, già nel medio periodo potrà notare una bella differenza se ha circolato con una o più ruote sgonfie oppure ad una pressione non ottimale.
Il consiglio di gommisti ed esperti del settore è di effettuare il controllo relativo alla pressione di gonfiaggio sempre con gomme fredde, dunque prima di mettersi in marcia; questo perché l’attrito fra il pneumatico e l’asfalto porta l’aria interna alla gomma a scaldarsi e ciò, come abbiamo visto in precedenza, si tramuta in un aumento della pressione di gonfiaggio. Agendo su gomme fredde, invece, si avrà una rilevazione corretta del valoredella pressione.