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Il futuro delle strade è nella gomma riciclata

Published in montaggiogomme by Matteo Lecca, 7/30/2020 0

Le strade delle città del futuro – e più precisamente l’asfalto – saranno realizzate con gomme riciclate: le nuove pose effettuate finora stanno dando risultati positivi, infatti sono oltre 500 in Italia i chilometri di strada in asfalto mescolato a polverino di gomma ricavata dai PFU, vale a dire i pneumatici fuori uso, giunti a fine vita, raccolti e riciclati per impiegarli in altri utilizzi. Le strade di nuova concezione sono più resistenti, meno soggette a buche e crepe, e quindi meno bisognose di manutenzione rispetto all’asfalto classico; a ciò si aggiunge una maggiore sostenibilità e superiore silenziosità, infine si rivelano anche più sicure per gli automobilisti: insomma un significativo passo avanti e il merito va alle gomme auto riciclate.

Un progetto destinato a crescere

I responsi sono stati indubbiamente positivi e questo porta a ritenere che il progetto di rifacimento delle strade con asfalto di nuova generazione crescerà in maniera ulteriore, anche grazie al recente decreto varato dal governo e denominato End of Waste, che sostanzialmente cambia la destinazione dei pneumatici PFU, che non verranno più considerati al momento del riciclo come rifiuti bensì come materia prima seconda, così da agevolare un nuovo impiego del materiale recuperato dalle gomme auto. Sfruttando questo materiale, infatti, è possibile ridurre fino a 7 decibel il rumore generato dal transito di automobili e altri veicoli, in più la sua longevità è sino a tre volte maggiore in confronto a quella degli asfalti di tipo tradizionale. Perciò essendo più resistente, permette un risparmio sui costi di manutenzione, i cui interventi sono di certo più frequenti sull’asfalto usato fino ad oggi: ecco perché sempre più comuni stanno scegliendo di riasfaltare le loro strade con questo innovativo materiale.

Una tecnologia tutt’altro che recente

L’asfalto realizzato con polverino di gomma non è una tecnologia recente, dato che i primi impieghi risalgono addirittura a mezzo secolo fa, ma nel corso dei decenni la tecnica è stata sviluppata fino ad ottenere un materiale altamente performante e affidabile, ottimo per lo scopo al quale è destinato. Sono diversi i Paesi che hanno deciso di utilizzare per le loro strade tale soluzione, dalla Svezia alla Spagna, passando per gli Stati Uniti, e al momento in Italia sono 38 le province in cui si possono trovare strade asfaltate con l’utilizzo del polverino di gomme riciclate, per un totale di circa 520 chilometri complessivi di rete stradale. L’incremento rispetto all’anno precedente è stato grosso modo di 170 mila metri quadri di nuove strade, a testimonianza di un interesse sempre crescente verso questa innovativa soluzione.

Una scelta che guarda al futuro

Rifare il manto stradale oggi con asfalto arricchito da polverino di gomma significa puntare su un materiale duraturo e longevo: durante gli ultimi dieci anni, infatti, sono stati monitorati i tratti di strada riasfaltati con tale soluzione e nel corso di questo periodo le loro condizioni sono rimaste ottimali e le performance sostanzialmente inalterate in fatto di riduzione del rumore, drenaggio dell’acqua e livelli di aderenza rispetto a quando l’asfalto è stato posato. La produzione di questo tipo di materiale si sta già orientando verso nuove applicazioni come ad esempio le tecnologie di lavorazione definite “warm”, in sostanza con temperature più basse in confronto a ciò che avviene attualmente. Questo consente di ridurre ancora di più l’impatto ambientale dei processi produttivi, lasciando inalterate le caratteristiche tecniche e le prestazioni meccaniche del prodotto finito. Una soluzione perciò maggiormente ecosostenibile ma senza rinunciare alle peculiarità che rendono tale materiale ottimo per l’impiego a cui è destinato nella sua seconda vita.