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Finanza: quali sono i produttori di gomme che valgono di più?

Published in montaggiogomme by Matteo Lecca, 12/21/2020 0

I numeri relativi alle vendite e gli investimenti in innovazione per restare al passo con i tempi e, soprattutto, anticipare la concorrenza sono elementi fondamentali per i produttori di gomme auto, ma non sufficienti per la finanza, che tiene conto di diversi altri aspetti per classificare i costruttori di pneumatici in base alla loro forza sul mercato e al valore dell’azienda. La graduatoria stilata da Brand Finance, agenzia inglese specializzata, ha messo in fila le aziende di gomme secondo – appunto – la loro forza e il valore del marchio, e in entrambe le categorie a primeggiare è stata Michelin, senz’altro il brand più solido del settore. Alle sue spalle troviamo Bridgestone, in un confronto decisamente a tutto campo fra i due colossi dei pneumatici.

Come si valutano forza e valore di un marchio?

Ma cosa ci rivelano questi due indicatori e cosa calcolano con esattezza? Si tratta di un procedimento che nasconde una certa complessità ed è uno strumento da “addetti ai lavori”, ovvero appannaggio quasi esclusivo di chi opera in ambito finanziario. Tuttavia possiamo provare a semplificare i concetti – sperando che i “puristi” e gli esperti non storcano troppo il naso – per renderli più chiari anche a chi non si occupa di finanza e non bazzica con regolarità questo mondo. Il calcolo sul valore di un marchio si basa su un metodo di valutazione che rispetta precisi standard stabiliti nel settore (per completezza d’informazione, viene denominato Royalty Relief) e che tiene conto di diversi parametri. In particolare, vengono considerati all’interno di una scheda di valutazione gli investimenti in ambito marketing, le prestazioni dell’azienda e le partecipazioni azionarie.

Come vengono classificati i brand

I punteggi, che indicano la forza del marchio, sono calcolati all’interno di una scala da 0 a 100. A ciò si aggiungono poi altri elementi che vengono valutati ma sarebbero troppo complessi da spiegare, dunque meglio focalizzarci sulla classifica stilata da Brand Finance per il 2020 e che ha premiato Michelin sia per forza che per valore, la quale ha ottenuto un punteggio BSI (Brand Strength Index) di 86.2 su 100 e può contare su un valore del marchio stimato in 7,1 miliardi di dollari. Alle sue spalle, come detto, si classifica Bridgestone che è riuscita a scavalcare Pirelli nella graduatoria relativa alla forza del marchio, ma è ben lontana dall’azienda francese con un punteggio di 77.3. Terzo posto per Pirelli, 76.8 il suo risultato. Seguono poi, vicinissime fra loro, Continental (74.8) e Goodyear (74.6). Tutte le società hanno fatto i conti con una diminuzione rispetto ai punteggi del 2019.

Valori del marchio: testa a testa fra Michelin e Bridgestone

Se il vantaggio in termini di “forza” è consistente per Michelin, altrettanto non si può dire per quanto riguarda il valore dei brand: la casa francese come abbiamo visto è prima anche in questa classifica, ma con un margine minimo sulla seconda, Bridgestone. Il valore del Bibendum raggiunge i 7,1 miliardi di dollari, quello del colosso nipponico 7 miliardi. Nettamente più distanti tutti gli altri costruttori: il terzo posto è occupato da Continental che vanta un valore di 3,3 miliardi di euro, seguita da Dunlop che si attesta a 2,1. Chiude la top five Goodyear a quota 2 miliardi. Pirelli è in sesta posizione, 1,4 miliardi il suo valore, incalzata da Hankook a 1,3. La società italiana e quella coreana hanno fatto registrare la perdita di valore più alta in confronto al 2019, rispettivamente -8,7% e -9,8%. In fondo alla top ten troviamo Sumitomo Rubber Industries, il cui valore è di 756 milioni di dollari.