Continental scommette sul simulatore: a partire dal 2022, il produttore tedesco ha annunciato che svolgerà i test sui suoi pneumatici in modalità virtuale, un sistema che riuscirà a garantire maggiore efficienza soprattutto in termini di ricerca e sviluppo. La decisione del marchio specializzato in coperture invernali non stupisce: la realtà virtuale è la nuova frontiera nella progettazione e costruzione delle gomme auto, come dimostra Pirelli che nell’anno delle restrizioni dovute alla pandemia è riuscita comunque a procedere senza intoppi nel lavoro di produzione delle coperture grazie proprio al simulatore virtuale in dotazione nella sede milanese dell’azienda e presentato alla fine del 2019. Sempre più sofisticati, questi strumenti consentono di avere riscontri attendibili ancor prima di andare in pista per le prove, rendendo quindi l’intera procedura più efficiente.
Come spesso accade, Pirelli ha fatto da pioniere e Continental ha annunciato per il 2022 l’entrata in funzione del proprio simulatore virtuale presso la sede di test sulle gomme ribattezzata Contidrom, il centro più grande dell’azienda situato a Wietze. Questo simulatore di guida dinamico verrà impiegato per sviluppare le gomme di categoria premium che sono destinate al primo equipaggiamento dei veicoli. La tecnologia a disposizione del colosso tedesco è di tipo DIL (Driver-in-the-loop) ed è capace di calcolare in maniera esatta tutti i parametri relativi alla dinamica di guida sia delle coperture che del veicolo utilizzato per la prova virtuale. Questo permette ai piloti impegnati all’interno del simulatore di ricavare impressioni anche soggettive sulle gomme che stanno testando, fornendo quindi un’esperienza quanto più possibile simile a quella delle prove svolte su pista. È stato stimato da Continental che dal 2022 si potranno effettuare fino a 100 mila chilometri in meno di test su strada ogni anno.
È innegabile dunque che il primo vantaggio per il produttore sia un consistente risparmio sia in termini di tempo che di denaro, poiché grazie alla realtà virtuale si potranno costruire circa 10 mila prototipi in meno, snellendo il lavoro di realizzazione delle gomme e incrementando l’efficienza dell’operato di tecnici e ingegneri. Inoltre il simulatore consente prove estremamente realistiche e di replicare all’infinito qualsiasi situazione di guida, permettendo perciò di testare i prototipi in maniera più approfondita e completa e su qualunque tipo di superficie stradale, con un’ulteriore riduzione della spesa in quanto le diverse condizioni di prova non dovranno essere ricreate artificialmente in pista, ad esempio allagandola con le autobotti in caso di prove sul bagnato com’è sempre avvenuto fino ad ora.
Sfruttando appieno il simulatore virtuale, sarà possibile fare prove sulle gomme a 360 gradi, testando quindi non solo il loro rendimento e l’efficienza, ma anche il comportamento della mescola e ciò permetterà di creare composti più efficaci basandosi proprio sulle risposte fornite dalla realtà virtuale. In questo modo le mescole adoperate possono essere modificate e ottimizzate ancor prima che il prototipo iniziale venga realizzato, abbattendo ulteriormente costi e tempistiche di produzione. Tutto ciò va ovviamente pure a vantaggio della sostenibilità ambientale, un altro obiettivo prefissato da Continental e da raggiungere entro il 2030: diventare uno dei produttori di pneumatici più socialmente responsabili per quanto concerne le pratiche commerciali ambientali. Un nuovo terreno di sfida per i colossi delle gomme auto, visto che la stessa strada è stata intrapresa anche da Michelin e Pirelli. Il simulatore inoltre permette di testare con un minor dispendio di risorse materiali alternativi per la costruzione di coperture in un’ottica green, perciò con un utilizzo limitato di materie prime per una maggiore salvaguardia dell’ambiente.