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Trump mette al bando Goodyear: “Non userò i suoi pneumatici”

Published in montaggiogomme by Matteo Lecca, 10/30/2020 0

Pure Goodyear rientra nella lista di nemici di Trump? Così sembra dalle dichiarazioni rilasciate dal presidente, che ha deciso di mettere al bando il marchio di pneumatici americano accusato di “fare politica” contro di lui. Per questa ragione, “The Donald” ha affermato che non userà più i pneumatici Goodyear, facendoli addirittura rimuovere dalla sua limousine presidenziale e non solo: ha invitato i propri sostenitori a boicottare la società, non comprando le gomme. Il motivo alla base di tale decisione? L’azienda impedirebbe ai dipendenti sostenitori dello stesso presidente di mostrare i simboli della sua campagna elettorale, in particolare i cappellini con la scritta “Make America Great Again” e i messaggi a favore della polizia “Blue Lives Matter”, in aperta contrapposizione a quelli “Black Lives Matter”, invece permessi dalla società con sede in Ohio.

Goodyear respinge ogni accusa

È una vergogna!” – ha tuonato il presidente degli Stati Uniti – “Si tratta di giochi politici. C’è qualcosa di sbagliato nella dirigenza Goodyear”. La società ha ovviamente respinto qualunque accusa attraverso un tweet, nel quale assicura di aver sempre sostenuto sia l’uguaglianza fra gli individui che l’operato delle forze dell’ordine e continuerà a sostenere entrambi. Inoltre, ha precisato che l’invito ai propri dipendenti è quello di astenersi dall’appoggio a campagne politiche verso un candidato o un partito. Naturalmente non si è fatta attendere la reazione di esponenti democratici, in particolare il senatore dell’Ohio Sherrod Brown che ha definito “spregevole” il comportamento del presidente, “che chiede il boicottaggio di un’azienda americana che dà occupazione a migliaia di lavoratori”. A pochi giorni dal voto, potremo capire se la decisione di mettere al bando Goodyear avrà avuto ripercussioni negative sulla strada per la rielezione dell’attuale presidente.

Gli effetti di una gaffe

Solo dopo le votazioni si potrà infatti avere un riscontro di quella che è a tutti gli effetti una gaffe, visto il ruolo e l’importanza che riveste Goodyear non solo nell’economia degli Stati Uniti. L’azienda di Akron è la più grande società a stelle e strisce in termini numerici – ricavi di quasi 15 miliardi di dollari nel 2019, oltre 63 mila dipendenti americani – e si occupa della fornitura di pneumatici sia per i veicoli presidenziali, che per quelli dell’amministrazione e dell’Esercito. E chissà se davvero l’apparato Usa potrà fare a meno delle gomme Goodyear, ed eventualmente chi potrà rimpiazzare l’azienda nella fornitura? Risposte che probabilmente non si avranno mai, a prescindere dall’esito finale delle elezioni.