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Toyo Tires: Mitsubishi acquista il 20%

Published in montaggiogomme by Matteo Lecca, 11/21/2018 (edited on 5/11/2020 ) 0

Mitsubishi è sempre più coinvolta nella produzione di pneumatici: il costruttore di auto di Tokyo ha deciso di accrescere la sua posizione all’interno di Toyo Tires – azienda produttrice di pneumatici – acquisendo il 20% della società; l’obiettivo è dunque quello di realizzare una sinergia ancora migliore fra vetture e gomme attraverso lo scambio di conoscenze e informazioni da un’azienda all’altra. Le novità del recente accordo sono piuttosto interessanti: grazie all’acquisizione di azioni di Mitsubishi, stando alle indiscrezioni, Toyo ha stanziato un finanziamento di 260 milioni di euro che saranno destinati alla realizzazione di un nuovo impianto produttivo da oltre 4 milioni di gomme all’anno, che con tutta probabilità sarà costruito in Europa. In concomitanza con una presenza più salda da parte di Mitsubishi, Bridgestone ha deciso di ridurre le sue quote di partecipazione in Toyo passando da poco meno dell’8% al 6,5%.

In precedenza la partecipazione di Mitsubishi nelle quote di Toyo si attestava al 3%, questo spiega molto bene quanto sia consistente l’investimento e l’importanza che riveste nelle strategie del prossimo futuro del costruttore con sede a Minato, diventato in tal modo primo azionista della società produttrice di gomme nipponica. Toyo si prepara così a far spazio al personale proveniente da Mitsubishi, al fine di migliorare e affinare il lavoro del reparto ricerca e sviluppo e implementare i sistemi produttivi. Le due società opereranno in maniera congiunta nei prossimi anni non solo in Estremo Oriente, nello specifico Giappone e Cina, ma pure in Africa, Medio Oriente e Europa, anche attraverso la costruzione entro il 2023 di un nuovo impianto che permetterà di incrementare la produzione di pneumatici. L’acquisizione delle azioni di Toyo da parte di Mitsubishi ha fruttato al produttore giapponese circa 400 milioni di euro, buona parte dei quali saranno investiti per ingrandire e rafforzare le catene di produzione.