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Rumori nei pneumatici: come riconoscerli

Published in montaggiogomme by Matteo Lecca, 3/1/2021 0

I rumori dei pneumatici che risultano insoliti ed anomali rispetto al tradizionale “suono” del rotolamento, devono insospettire l’automobilista, poiché potrebbe trattarsi di segnali che anticipano o evidenziano un problema (anche non direttamente correlato alle gomme). Per questo è importante riuscire a riconoscerli, così da poter intervenire tempestivamente evitando guai ben peggiori. Un fischio o uno stridore sono sicuramente dei rumori inconsueti e che richiedono un controllo della gomma, bisogna riuscire a riconoscerli pure per distinguerli dai normali rumori della copertura, come ad esempio nel caso di una frenata improvvisa, quando è inevitabile che l’attrito fra battistrada e asfalto provochi uno stridio. Un suono molto simile si ha percorrendo una curva a velocità sostenuta, per via del grip che la gomma cerca di mantenere sulla sede stradale, o durante un’accelerazione da fermo che risulta più “vivace” del normale.

In che modo una gomma genera rumore

Quando e in che modo un pneumatico genera rumore? Innanzitutto la velocità è un fattore determinante, di pari passo con le manovre che si eseguono al volante: se queste sono brusche, si ha maggiore probabilità che le gomme emettano dei rumori più forti, ma si tratta di un fenomeno normale. Non lo è invece quando la velocità è moderata e le manovre rientrano fra quelle standard che si effettuano alla guida, in questo caso potrebbero esserci dei problemi. In genere, i pneumatici rumorosi sono anche di bassa qualità: quindi se si avvertono rumori in ogni fase della guida, può significare che le coperture a bordo del mezzo non offrono il massimo in termini di aderenza. Ma anche altri parametri possono incidere sulla silenziosità e coinvolgono le regolazioni meccaniche della vettura.

Cosa può esserci dietro un pneumatico rumoroso

Detto della bassa qualità, una gomma potrebbe produrre suoni e rumori insoliti e fastidiosi anche a causa di altri fattori, come la convergenza, l’equilibratura, oppure la regolazione delle sospensioni, che sono state modificate e compromesse ad esempio in seguito ad un urto contro un marciapiede o una buca. Se i pneumatici sono sostanzialmente nuovi e di qualità ma fischiano o stridono in maniera eccessiva, bisogna sottoporli ad un controllo presso un’officina o un gommista, per capire cosa provoca tale rumorosità. L’età della gomma e la profondità degli intagli del battistrada sono altri due elementi da tenere in considerazione: pneumatici vecchi, infatti, sono più rumorosi rispetto a quelli nuovi, dunque è normale che, con il passare degli anni, le gomme auto diventino meno silenziose. Il processo di invecchiamento va di pari passo con il consumo, che può portare ad una maggiore rumorosità.

Aumenta l’usura, diminuisce il comfort

Con l’aumentare dell’usura, infatti, si riduce il livello di aderenza che il battistrada è in grado di assicurare e questo porta ad una diminuzione del comfort per via dell’incremento della rumorosità. Ecco perché se si percepisce maggior rumore provenire dalle gomme, si deve effettuare un controllo sullo spessore del battistrada, per accertarsi che rispetti il limite legale imposto dalle norme ora in vigore (e che ricordiamo è di 1,6 millimetri). La gran parte dei rumori che una gomma emette non devono essere considerati pericolosi, sono tuttavia un segnale che non va sottovalutato perché significa che la copertura non sta lavorando nel modo giusto. Ci sono automobilisti che mettono in secondo piano il comfort davanti al risparmio e ai quali non disturba avere a bordo gomme più rumorose, altri per cui invece la silenziosità è un fattore determinante alla guida: al momento di scegliere nuovi pneumatici bisogna tenere conto anche di questi aspetti, per prendere la decisione più corretta a seconda delle esigenze.