back to all posts

Pressione pneumatici: come capire quando non è corretta

Published in montaggiogomme by Matteo Lecca, 10/8/2018 (edited on 5/11/2020 ) 0

La pressione dei pneumatici è un aspetto fondamentale in termini di sicurezza quando ci si trova al volante: da essa infatti dipende il comportamento delle gomme e la loro resa prestazionale. Se la pressione non è corretta, non solo le coperture si consumano in maniera anomala e più rapidamente, ma ci si espone anche a grossi rischi. Se invece si tiene la pressione costante nel rispetto dei valori indicati sul libretto di manutenzione della vettura, è possibile far durare più a lungo i pneumatici, mantenere sempre ottimale la loro tenuta di strada e aderenza e limitare i consumi di carburante, che sarebbero più elevati in caso di gomme con una pressione non adeguata.

Pressione non corretta: i segnali da cogliere

Attraverso periodici controlli è possibile accertarsi che la pressione sia sempre corretta. Gli automobilisti più “sbadati” possono accorgersi della presenza di una pressione anomala dal comportamento stesso della vettura; se ad esempio la tenuta di strada non è più efficace come un tempo, molto probabilmente la pressione all’interno del pneumatico si è abbassata al livello di guardia, riducendo l’aderenza del battistrada e di conseguenza limitando la possibilità di controllare il veicolo soprattutto in caso di manovre brusche.

Una pressione troppo bassa causa anche il surriscaldamento della gomma, con il pericolo che questa possa esplodere, e provoca un consumo eccessivo soprattutto ai lati del battistrada, arrivando addirittura a dimezzare il ciclo vitale della copertura. Dunque se si nota un’usura significativa sui bordi del battistrada, è il caso di controllare la pressione di gonfiaggio e ripristinare quella corretta in base al tipo di pneumatico e di veicolo che si possiede. Se ci si ritrova a consumare più carburante, la causa potrebbe essere proprio la pressione: quando è troppo bassa, infatti, si può verificare un aumento dei consumi fino al 4% poiché la resistenza al rotolamento è maggiore e il motore deve “spingere” di più per far avanzare la vettura.

Tuttavia, una minor tenuta di strada potrebbe essere provocata anche da una pressione troppo elevata, che genera un’inferiore impronta a terra del battistrada, riducendo così grip e aderenza complessiva della gomma. Inoltre il gonfiaggio eccessivo causa una maggiore usura della sezione centrale del pneumatico, per cui se sul battistrada si nota un consumo anomalo al centro, è probabile che la pressione sia troppo elevata. A ciò si aggiunge una minore resistenza agli urti e ai danneggiamenti, ciò significa che una gomma gonfiata ad una pressione eccessiva è più soggetta a forature e tagli, dunque risulta più pericolosa per chi si trova a bordo del mezzo e meno confortevole per il conducente del veicolo.

Come effettuare i controlli

I controlli vanno effettuati una volta al mese oppure ogni 10 mila chilometri; un’ulteriore verifica è consigliata anche prima della partenza per un lungo viaggio in auto, in modo da evitare inconvenienti spiacevoli durante il tragitto. Infine, bisogna tener presente che il controllo della pressione dev’essere svolto con le ruote fredde, in quanto il valore della misurazione può essere falsato se la gomma è calda a causa dell’utilizzo o se l’auto è stata lasciata esposta al sole.