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Pneumatici sgonfi: è allarme secondo Michelin

Published in montaggiogomme by Matteo Lecca, 4/4/2018 (edited on 5/11/2020 ) 0

Gli automobilisti sottovalutano l’importanza della pressione dei pneumatici: è questo l’allarme lanciato da Michelin in seguito ad uno studio condotto in Gran Bretagna, al termine del quale è stato evidenziato che su 500 automobili scelte a caso, ben il 40% aveva a bordo pneumatici sgonfi. La situazione non è molto diversa nel resto d’Europa, a dimostrazione che la pressione è un parametro che viene trascurato fin troppo spesso dai guidatori. Andando più a fondo nell’indagine, è emerso che nel 28% dei casi i pneumatici sgonfi raggiungono un livello di pericolosità elevato, ovvero con una pressione da 0,5 a 1 bar inferiore rispetto a quella consigliata. Ancora peggiore la situazione per il 12% delle automobili prese in esame, esposte ad un rischio più grave a causa di una pressione di oltre 1 bar inferiore a quella raccomandata dal costruttore della vettura.

Ma quali sono i pericoli nell’avere i pneumatici sgonfi? La pressione inferiore comporta una minor efficienza delle gomme, di conseguenza si avranno aderenza e tenuta di strada compromesse e quindi verrà inevitabilmente meno la sicurezza mentre ci si trova alla guida. A ciò si aggiungono anche altre problematiche, nello specifico un consumo maggiore di carburante e usura non omogenea delle gomme, che porterà ad un consumo anomalo e quindi alla necessità di sostituire con più frequenza i pneumatici, con maggiori spese complessive. Un pneumatico sgonfio è inoltre esposto al rischio foratura e in certi casi può addirittura scoppiare o “stallonarsi” dal cerchio, fenomeno particolarmente pericoloso per chi si trova alla guida. La pressione di gonfiaggio non va dunque sottovalutata ma anzi è indispensabile una verifica periodica, in linea generale una volta al mese per accertarsi che il valore sia sempre stabile e rispetti i parametri consigliati.

Pressione pneumatici: qual è quella corretta?

Avere a bordo pneumatici sgonfi incide in maniera evidente sulla guida e sulle reazioni della vettura, poiché diminuisce la tenuta di strada sia alle alte che alle basse velocità e si ha un incremento degli spazi di frenata, per cui l’auto avrà bisogno di un numero maggiore di metri per arrestarsi del tutto. Insomma, la pressione delle gomme non deve mai essere inferiore a quella consigliata; qual è, però, la giusta pressione? Si tratta di un valore che varia da una vettura all’altra ed è riportato dal produttore nel manuale di utilizzo dell’auto stessa. Per controllare la pressione dei pneumatici è necessario che questi siano freddi, poiché in caso contrario si avranno valori sfalsati e la verifica risulterà quindi inutile. Oltre che sul manuale, l’indicazione sulla corretta pressione delle gomme può essere trovata all’interno del montante della portiera nel lato conducente o in alternativa sulla faccia interna dello sportelletto che nasconde il tappo del carburante.

La pressione ideale può variare anche in base alle condizioni climatiche, ecco perché sempre più spesso i produttori di auto forniscono indicazioni precise in base al tipo di gomma montata sulla vettura, ovvero invernale oppure estiva. In passato si consigliava di gonfiare i pneumatici ad una pressione di 0,2 bar superiore rispetto a quanto raccomandato in caso si montassero pneumatici invernali, per poter far fronte ad una temperatura esterna più bassa. All’automobilista vengono dunque forniti parametri precisi da rispettare, in modo da ridurre gli errori e disporre sempre di gomme gonfiate alla giusta pressione. Il guidatore deve solo mettere la giusta attenzione, ricordandosi di controllare con regolarità la pressione dei pneumatici ed evitare di circolare con gomme sgonfie, pericolose sia per la sua incolumità che per quella degli altri automobilisti.