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In 11 comuni della Calabria raccolte 45 tonnellate di pneumatici

Published in montaggiogomme by Matteo Lecca, 1/16/2019 (edited on 5/11/2020 ) 0

Sono stati 11 i comuni della regione Calabria che hanno aderito all’iniziativa Puliamo il mondo, durante la quale il consorzio EcoTyre in collaborazione con Legambiente hanno effettuato diversi interventi di recupero di pneumatici fuori uso, arrivando a raccogliere oltre 45 tonnellate di gomme abbandonate in discariche all’aperto. In totale sono stati oltre 6 mila i pezzi rimossi e presi in carico da EcoTyre, che in Italia risulta essere il primo consorzio di recupero e smaltimento di PFU per numero di soci e fra i primi per quantitativo di gomme a fine vita gestito; basti pensare che nel corso del 2017 il consorzio ha raccolto e smaltito oltre 43 milioni di chilogrammi di PFU. Tutti gli interventi effettuati durante l’iniziativa sono stati compiuti a spese di Legambiente e EcoTyre, dunque senza alcun costo per comuni e regione.

Il comune nel quale è stato recuperato il maggior numero di pneumatici è stato San Nicola da Crissa, in provincia di Vibo Valentia, con oltre 12 mila chilogrammi raccolti, seguito da Botricello (provincia di Catanzaro) con 10400 chilogrammi e Roccabernarda (provincia di Crotone) con 7400 chilogrammi. Il comune nel quale è avvenuto il recupero del minor quantitativo di PFU è stato Cinquefrondi, nella provincia di Reggio Calabria, con 300 chilogrammi di gomme raccolti. La collaborazione fra EcoTyre e Legambiente sta dunque dando i suoi frutti e questo è il sesto anno di vita per l’iniziativa Puliamo il mondo in cui le due realtà operano in maniera congiunta; segnalando a Legambiente la presenza di discariche all’aperto di pneumatici, si attiva il servizio di intervento di EcoTyre che provvede al recupero dei PFU, anche nelle aree più difficili da raggiungere e in cui la logistica è complessa, il tutto a costo zero per le amministrazioni comunali.

Un altro dei progetti portati avanti da EcoTyre è denominano PFU Zero, attraverso il quale si mira ad avere una mappatura delle aree in cui vengono abbandonati i pneumatici fuori uso, tramite le segnalazioni di comuni cittadini, associazioni ed enti locali. L’obiettivo è giungere ad un controllo quanto più capillare possibile del territorio, per intervenire tempestivamente in caso di depositi illegali all’aperto di vecchi pneumatici, che sono definiti rifiuti permamenti, vale a dire che necessitano di secoli per poter essere smaltiti senza l’intervento dell’uomo. Abbandonati nei boschi o nelle campagne si rivelano assai dannosi sia per l’ambiente che per l’essere umano, ecco perché è fondamentale segnalare la presenza di discariche di gomme usate per agevolare l’opera tempestiva delle figure addette al recupero.