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Il simbolo Michelin è l’icona del millennio

Published in montaggiogomme by Matteo Lecca, 11/5/2018 (edited on 5/11/2020 ) 0

Poche cose al mondo sono immediatamente riconoscibili come il Bibendum: lo vedi e pensi immediatamente a Michelin, uno dei colossi del settore pneumatici. È per questo che l’omino dell’azienda francese, il Bibendum appunto, è stato eletto negli Stati Uniti icona del millennio, fin dall’inizio simbolo dell’avventura della società di Clermont-Ferrand e immutato per ben 120 anni. Un logo che si è fuso perfettamente con il produttore che rappresenta, sino a diventare emblema indiscusso, tanto da poter tranquillamente sostituire il nome dell’azienda senza che questa perda la propria identità. Il riconoscimento è stato conferito a New York nel corso dell’Advertising Week, durante gli eventi dedicati a marketing e pubblicità.

La chiave del successo di un brand unico

Qual è la chiave dell’indiscusso successo dell’iconico omino Michelin? Molto probabilmente il senso di affidabilità e simpatia che trasmette, un logo che fa del “calore” il suo punto di forza e sembra quasi invitare gli automobilisti ad entrare a far parte della famiglia Michelin. Quando si parla di pneumatici, il Bibendum è senz’altro il marchio più riconoscibile, e allargando lo spettro dell’analisi si scopre che prendendo in considerazione i brand di tutte le società a livello globale, Michelin si posiziona all’11° posto nella classifica compilata dal Reputation Institute, grazie proprio al suo omino di gomma di colore bianco. Un marchio tanto forte come è stato creato? In maniera del tutto casuale, come spesso avviene in questi casi il colpo di genio è improvviso e allo stesso tempo semplice.

Un simbolo nato per caso

Era il lontano 1894 e Édouard Michelin, il fondatore dell’azienda, si trovava a Lione per partecipare all’Expo; narra la leggenda che in quell’occasione vide una pila di pneumatici non perfettamente allineati una sopra l’altro ed esclamò: “Basta aggiungere un paio di braccia e diventa un omino!”. Quattro anni dopo, nel 1898, quell’intuizione divenne il logo della nascente Michelin – che poi si è imposta come uno dei principali produttori di pneumatici al mondo – realizzato dall’artista francese O’Galop, nome d’arte di Marius Rossillon. Nell’arco di questi 120 anni l’omino Michelin è sempre rimasto lì, a rappresentare le gomme scelte da milioni e milioni di automobilisti in ogni angolo del pianeta.

E il nome Bibendum com’è nato? Agli albori del ventesimo secolo l’azienda utilizzò un manifesto in cui era presente l’omino di gomma e la locuzione “Nunc est bibendum”, ovvero “Ora bisogna bere”, forse un’esortazione a brindare per la crescita dell’azienda. Da lì, il termine Bibendum venne associato all’omino che ancora oggi è chiamato così. Il premio di icona del millennio è soltanto l’ultimo di una lunga serie: agli inizi degli anni Duemila, infatti, in Gran Bretagna il marchio di Michelin venne insignito del titolo di miglior logo di tutti i tempi dal Financial Times, un’ulteriore certificazione del suo successo e soprattutto della sua efficacia, capace di conquistare sia i consumatori che la “critica”. Un logo che nel tempo si è trasformato in simbolo ed è diventato una sorta di portavoce silente del marchio Michelin nel mondo.