La pressione dei pneumatici – come consigliano gommisti ed esperti del settore – va tenuta costantemente sotto controllo tutto l’anno, affinché si possa mantenere sempre corretta. Agli automobilisti è richiesta ancor più attenzione in inverno, poiché in questo periodo i pneumatici tendono a sgonfiarsi con maggior facilità. Per quale motivo ciò accade? Quando le temperature scendono, l’aria diventa fredda e perciò si fa più densa, di conseguenza occupa un minor volume di spazio all’interno del pneumatico e questo comporta uno sgonfiamento della gomma. Ogni variazione di dieci gradi in meno nella temperatura esterna corrisponde a una diminuzione di 0.1 bar della pressione del pneumatico. Se, ad esempio, si gonfiano i pneumatici a 2 bar con una temperatura esterna di 20 gradi, la pressione scenderà a 1.9 bar se i gradi esterni sono 10.
Ecco perché nei mesi invernali è consigliato un controllo più frequente della pressione delle coperture, soprattutto in caso di brusche variazioni della temperatura, come ad esempio gelate improvvise che potrebbero causare un rapido abbassamento della pressione. Invece che verificare il livello una volta al mese come si fa nel resto dell’anno, sarebbe meglio farlo ogni due o tre settimane, così da evitare di circolare con le gomme sgonfie, che rappresentano un pericolo. Viaggiare con una pressione inferiore a quella suggerita dal costruttore dell’auto non solo comporta un maggior consumo dei pneumatici, ma espone l’automobilista a grossi rischi poiché con le coperture sgonfie si allungano gli spazi di frenata, l’aderenza non è ottimale – aspetto ancor più pericoloso quando sull’asfalto è possibile trovare pioggia, ghiaccio o neve – la tenuta di strada è ridotta e inoltre si consuma un quantitativo maggiore di carburante. Un controllo più frequente aiuta dunque a guidare più sicuri, poiché si può contare su gomme efficienti e affidabili.