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montaggiogomme
by Matteo Lecca, 5/29/2020
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Il lockdown totale dovuto al Coronavirus ha costretto milioni di automobilisti a lasciare forzatamente ferme le loro auto per settimane, evento mai accaduto da quando le automobili hanno conosciuto la diffusione di massa. Oltre alle componenti meccaniche, anche i pneumatici potrebbero aver risentito di questa sosta prolungata, per cui possono rivelarsi utili e fondamentali alcuni controlli per capire se hanno mantenuto al top la loro efficienza oppure se presentano qualche problema e necessitano di interventi. Anche se apparentemente, infatti, possono mostrarsi perfettamente integre, potrebbe celarsi qualche conseguenza negativa dovuta al lungo stop, ecco perché le gomme auto meritano un’analisi più approfondita. A fornire le indicazioni utili per gli automobilisti è Pirelli: vediamo dunque i consigli del produttore milanese per la manutenzione delle nostre gomme.
Quali operazioni effettuare
Dopo una sosta lunga settimane, le gomme potrebbero nascondere dei problemi – anche non nell’immediato – pertanto un controllo accurato è indispensabile per coloro che possiedono un’auto. Alcune delle verifiche sui pneumatici possono essere compiute in autonomia dagli automobilisti, mentre per altre ci si deve affidare ad un gommista, che dispone dell’esperienza e soprattutto dell’attrezzatura adatta per determinati interventi. Ecco quindi le operazioni da effettuare sulle proprie gomme dopo le settimane di parcheggio forzato.
- Controllo visivo: già nella normale routine di manutenzione dei pneumatici il controllo visivo ha la sua importanza, che diventa maggiore dopo che la vettura è rimasta ferma per settimane nel garage oppure, ancora peggio, in strada, poiché esposta alle intemperie. Attraverso un’attenta verifica è necessario accertarsi che non siano presenti spaccature, tagli, rigonfiamenti ma soprattutto deformazioni causate dalla lunga inattività del pneumatico, rimasto sempre nella stessa posizione. In caso la gomma appaia fin dal controllo visivo sgonfia, è necessario procedere al ripristino della corretta pressione.
- Pressione di gonfiaggio: ed eccoci al secondo punto, ovvero la pressione delle gomme. Se ad una prima occhiata la copertura appare gonfia, non è detto che lo sia correttamente, ecco perché bisogna effettuare un controllo della pressione. Tale verifica si può compiere in autonomia presso una stazione di servizio, ricordandosi di misurare la pressione quando le gomme sono fredde, oppure la si può affidare al proprio gommista, insieme ad una sorta di check-up completo dei pneumatici. Da non dimenticare la ruota di scorta: è necessario che sia alla giusta pressione in modo da non ritrovarsi una copertura sgonfia nel momento del bisogno.
- Livello di usura: anche se la macchina è stata ferma per settimane, un controllo periodico del livello di usura è importante per vedere se ci sono aree più consumate di altre, che rappresentano una spia circa la presenza di problemi. Stando a lungo parcheggiata, il peso dell’auto potrebbe aver gravato eccessivamente su una porzione di pneumatico e riprendendo la normale circolazione, questa potrebbe essere soggetta a maggiore usura. Verificare lo spessore degli intagli è perciò fondamentale: deve essere superiore a 1,6 millimetri.
- Eventuali vibrazioni: il problema precedente, vale a dire una parte di pneumatico appiattita, può provocare vibrazioni mentre si è alla guida: nei primi chilometri ciò è normale, ma se questo fenomeno persiste allora bisogna recarsi dal gommista affinché sia effettuato un controllo accurato sulle gomme per capire l’origine delle vibrazioni e risolvere il problema.
- Cambio gomme: gli automobilisti che usano pneumatici stagionali, durante il lockdown avevano a bordo gomme invernali, per cui è necessario – per coloro che ancora non l’avessero fatto – procedere alla sostituzione, montando pneumatici estivi. Il termine di scadenza è stato prorogato, vista l’emergenza, al 15 giugno, ma il consiglio è quello di provvedere il prima possibile per evitare di circolare con gomme inadatte alle temperature attuali.