La rivoluzione tecnica che la Formula 1 affronterà nel 2021 riguarderà anche i pneumatici e sarà un cambiamento importante, dato che si tratta di una componente che non è mai stata modificata negli ultimi decenni, a parte il passaggio dalle gomme lisce a quelle scanalate, per poi tornare alle lisce, e un lieve aumento che ha interessato la larghezza delle coperture. Le scuderie a partire dal 2021 avranno gomme più grandi e le misure dei pneumatici passeranno da 13 a 18 pollici: il test d’esordio, utilizzando una vettura prototipo, è già avvenuto nello scorso settembre, per permettere al produttore Pirelli di immagazzinare i primi dati ricavandoli da verifiche “reali” in pista. A livello tecnico la modifica è notevole, attuata per incrementare il trasferimento di tecnologia dalle monoposto alle vetture stradali, che montano appunto ruote più grandi.
Una novità tecnica di tale portata giustifica un test effettuato con oltre un anno di anticipo, tempo necessario per farsi trovare pronti nel momento in cui le vetture dovranno girare in pista con gomme profondamente diverse da quelle attuali. La prima prova a bordo del prototipo si è svolta sul circuito Paul Ricard, in Francia, durante la quale sono stati percorsi ben 213 giri. La monoposto utilizzata è stata una Renault del 2018, con opportune modifiche apportate alle sospensioni; ad esprimersi al termine del debutto delle nuove gomme è stato il responsabile dell’area motorsport di casa Pirelli, Mario Isola, che ha definito buono il comportamento dei pneumatici e la loro reattività, c’è invece ancora del lavoro da fare in termini di performance, com’è ovvio che sia dato che si è solamente all’inizio di un nuovo ciclo tecnico per quanto riguarda le coperture.
I dati sulle gomme più grandi servono ovviamente al fornitore unico Pirelli ma pure alle scuderie, che attorno alle nuove dimensioni dei pneumatici dovranno costruire le loro vetture. Ecco perché dopo il prototipo Renault, toccherà a Mercedes e McLaren scendere in pista nei prossimi test, tuttavia non tutte le scuderie avranno modo di provare i pneumatici nel nuovo formato, anche se ogni dato ricavato dai vari test verrà messo a disposizione di ciascun team. Al termine dei diversi collaudi, infatti, Pirelli invierà a tutte le squadre iscritte al mondiale del 2021 un report dettagliato con i dati emersi dal test, proprio per mettere i team sullo stesso piano, pure se c’è chi sostiene che provare direttamente le nuove gomme è un vantaggio rispetto al ricevere solamente i dati a test concluso.
Pirelli si difende affermando che le sue informazioni sono talmente precise e utili che in confronto al passato si vedono molti meno osservatori di altre scuderie durante i test, e forse proprio per questa ragione la Ferrari non ha presentato richiesta per testare in anticipo le nuove gomme. Lo farà molto probabilmente nel corso del 2020, in ritardo però rispetto ad alcune concorrenti, scelta che ha fatto storcere il naso a molti – in particolare fra i tifosi – visti i cronici problemi di gestione delle gomme emersi soprattutto nelle ultime stagioni. Ma cosa cambierà in pista con i pneumatici più grandi? C’è che si augura di vedere più sorpassi, in virtù del fatto che con le nuove gomme le macchine che inseguono dovrebbero perdere minor carico aerodinamico (si passa dall’attuale 40-50% di carico perso a meno del 10%) e proprio per agevolare i sorpassi, incrementando l’aderenza, Pirelli lavorerà sulle mescole nel corso di quest’anno, per soddisfare i requisiti richiesti dalla Federazione, ovvero offrire spettacolo e gare più avvincenti anche a livello strategico.