A partire dallo scorso maggio Federica Pellegrini è il volto ufficiale dei prodotti targati Michelin, una partnership che nasce dalla longevità delle prestazioni che caratterizza sia l’atleta italiana che l’azienda francese. Sulla cresta dell’onda ormai da quasi vent’anni – anche se più mediatica che sportiva negli ultimi tempi – Federica Pellegrini è una delle atlete più vincenti della storia del nuoto italiano, un simbolo nella sua abilità di mantenere alto il livello delle prestazioni a dispetto dello scorrere del tempo: ed è proprio questo uno dei cavalli di battaglia di Michelin, che da anni punta forte sulla capacità dei suoi prodotti di garantire ottime performance anche con elevato chilometraggio. Un sodalizio che si basa pure sul forte legame che la casa del Bibendum ha con il Belpaese.
L’Italia rappresenta infatti una base operativa importante per Michelin, qui l’azienda è presente da più di un secolo e il brand di pneumatici più diffuso nel nostro Paese è proprio quello francese. Non solo, a Cuneo si trova lo stabilimento più grande – come dichiarato da Marco Giuliani, direttore commerciale della società – di Michelin nell’Europa occidentale, all’interno del quale lavorano circa 2 mila dipendenti. Questo sodalizio va quindi a rafforzare un rapporto costruito nel tempo, e nelle parole dello stesso Giuliani punta a fare di Federica Pellegrini un vero e proprio simbolo di Michelin e del suo modus operandi, per rilanciare una battaglia che il costruttore francese sta portando avanti da diversi anni ormai, vale a dire i test sui pneumatici usurati e non solo su quelli nuovi, in modo che gli automobilisti possano essere informati sulle performance di un prodotto anche quando questo non è nuovo.
Pure chi non è appassionato di nuoto sa bene che la gara che ha consacrato Federica Pellegrini sono i 200 metri stile libero e proprio prendendo come riferimento questa distanza Marco Giuliani ha fatto un paragone tra il nuoto e le gomme auto: “Per poter vincere questa gara è necessario andare al massimo fino all’ultima bracciata, allo stesso modo un pneumatico dovrebbe essere in grado di garantire il massimo delle performance fino al suo limite legale di utilizzo del battistrada, che è di 1,6 millimetri”. Una sfida nella quale Michelin è impegnata già da diversi anni e in vari test è riuscita a dimostrare che i suoi pneumatici usurati sono spesso capaci di fornire performance migliori rispetto ad altri prodotti nuovi. Ecco perché Giuliani afferma la necessità di prove su gomme usurate: “I tempi non vanno presi alla prima vasca, ma all’ultima: perché è lì che si decide chi è il migliore”.
Un pneumatico longevo e performante per tutta la durata del suo ciclo vitale porta con sé diversi vantaggi, in primis risparmio per l’automobilista – che potrà ridurre la frequenza del cambio gomme – ma anche un minor consumo di materie prime e una riduzione di rifiuti che dovranno poi essere smaltiti. Tornando all’attualità, il Covid-19 ha avuto effetti negativi sia su Michelin che sul suo nuovo volto pubblicitario; l’azienda francese ha infatti dovuto interrompere lo sviluppo di un nuovo tipo di pneumatico destinato alla MotoGP (competizione nella quale l’azienda è protagonista) così come la nuotatrice è stata costretta a fermarsi nella sua preparazione in vista delle Olimpiadi, rimandate proprio per l’emergenza sanitaria al 2021. Entrambi però ora sono pronti a ripartire: Michelin verso nuovi successi, sia in pista che nelle normali strade, Federica Pellegrini verso la sua terza medaglia olimpica, obiettivo che manca addirittura dal 2008 a dispetto delle numerose partecipazioni.