Entrerà in vigore dal 1° maggio 2021 la nuova etichetta dei pneumatici voluta dall’UE, che andrà a sostituire quella attuale, considerata da molti incompleta poiché non offre informazioni sufficienti sulle gomme. E proprio per tale ragione si è deciso di cambiare, il Parlamento e il Consiglio europeo hanno infatti optato per un rinnovamento di questo strumento, al fine di offrire una comunicazione più chiara ed esauriente dei parametri relativi ad un pneumatico, quali aderenza sul bagnato, rumorosità e consumi di carburante. Nelle intenzioni dell’UE, dunque, a partire da metà 2021 gli automobilisti potranno contare su un’etichetta con informazioni più precise ed affidabili rispetto a quella attuale, perciò potranno compiere la loro scelta in fatto di pneumatici con maggior consapevolezza.
Più attenzione nei confronti degli automobilisti non è il solo criterio che guida la nuova etichetta, c’è anche la tutela dell’ambiente fra gli obiettivi che l’Unione Europea persegue, ecco perché fra i parametri presenti all’interno dell’etichetta rivestirà maggiore importanza quello relativo ai consumi di carburante. Una gomma con una bassa resistenza al rotolamento è da preferire perché riduce i consumi di carburante e ciò è vantaggioso sia per l’automobilista – in quanto contiene le spese di rifornimento – sia per l’ambiente, poiché diminuiscono le emissioni. Il trasporto stradale incide per il 22% sulle emissioni di gas serra complessive e i pneumatici rivestono un ruolo molto importante nei consumi di una vettura, dato che influiscono in una percentuale che varia tra il 20% e il 30% a seconda della loro resistenza al rotolamento. Ma cosa cambierà nello specifico all’interno della nuova etichetta? Andiamo a scoprirlo insieme.
L’impostazione grafica della nuova etichetta dei pneumatici rimarrà sostanzialmente invariata, verranno aggiunte informazioni ulteriori e ridotto il numero di classi di valutazione, col fine di semplificare la lettura dei parametri. Fra le info che saranno implementate ci saranno i simboli per la neve e il ghiaccio, come espressamente richiesto dalle normative internazionali, per poter individuare con più facilità i pneumatici adatti all’uso nel periodo invernale. È stata poi posta attenzione sulla visibilità dell’etichetta, al fine di migliorarla: ecco perché sono state eliminate le classi di classificazione più basse per quanto concerne i consumi di carburante, in modo da semplificare la lettura di questo parametro. La nuova etichetta inoltre dovrà essere ben visibile non solo quando si acquista fisicamente un nuovo set di pneumatici, ma anche per le vendite online. Infine è stato previsto l’obbligo – ma non si sa ancora quando entrerà in vigore – di realizzare un’etichetta pure per i pneumatici destinati ad autobus e autocarri.
Dopo il 2021 poi l’etichetta dei pneumatici sarà destinata a cambiare ulteriormente con l’aggiunta di altri parametri, per i quali però è necessario ancora stabilire degli adeguati metodi di prova. Fra tali parametri rientreranno l’usura e il chilometraggio, elementi fondamentali per stabilire la durata di una gomma. Nel nuovo regolamento sono stati presi in considerazione anche i pneumatici ricostruiti – il cui mercato è in costante crescita negli ultimi anni – ma anche in questo caso bisogna elaborare dei metodi di test adeguati per poterli valutare in maniera corretta e offrire agli automobilisti informazioni attendibili attraverso l’etichetta. La normativa prevede infine l’inserimento dei pneumatici in una banca dati, così da avere le informazioni relative a ciascuno sempre disponibili. A partire da maggio 2021, dunque, gli automobilisti avranno finalmente la possibilità di conoscere le prestazioni invernali di un pneumatico e ciò rappresenta la principale differenza introdotta nelle nuove etichette.