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Etichetta pneumatici: cambiamenti in vista

Published in montaggiogomme by Matteo Lecca, 11/19/2018 (edited on 5/11/2020 ) 0

I pneumatici venduti nei Paesi che fanno parte dell’Unione Europea vengono contrassegnati con un’etichetta che riporta tre differenti parametri circa le loro caratteristiche, relativi a consumi di carburante, aderenza su strada bagnata e rumorosità. Dopo sei anni dall’introduzione, avvenuta nel 2012, l’etichetta europea potrebbe cambiare: la Commissione europea ha avanzato la proposta di rinnovarla, trovando parere favorevole da parte degli addetti ai lavori del settore gomme, sia produttori che rivenditori. Per quanto sia stata utile per classificare i pneumatici, l’attuale etichetta si è rivelata spesso imprecisa e soprattutto incompleta, ecco perché le novità che la riguarderanno saranno consistenti, con l’aggiunta di numerosi parametri per una catalogazione delle gomme più accurata. Verrà ampliato anche l’obbligo di impiego dell’etichetta, al fine di una maggiore trasparenza.

Cosa cambierà con l’arrivo della nuova etichetta europea

Il principale cambiamento, previsto nella proposta iniziale della Commissione europea, riguarda il “range” di utilizzo dell’etichetta: al momento è obbligatoria soltanto per i pneumatici nuovi destinati a autovetture, veicoli pesanti e veicoli commerciali leggeri; in futuro potrebbe esserci l’obbligo dell’etichettatura anche per le gomme ricostruite e per il noleggio dei mezzi. Inoltre verrà implementata con nuovi parametri di classificazione, per renderla più precisa ed attendibile; per ora non è dato sapere con certezza quali criteri verranno aggiunti, tuttavia si ipotizza che saranno riportati i dati relativi all’aderenza del pneumatico su ghiaccio e neve, alla resistenza all’usura e alla resa chilometrica.

Non è tutto: visto che molto spesso i parametri presenti sull’etichetta si sono rivelati imprecisi, a causa di test non affidabili, la Commissione europea ha intenzione di imporre regole più rigide ai produttori di pneumatici circa le prove da effettuare sulle gomme. Va infatti ricordato che l’etichetta europea è attualmente soltanto un’autocertificazione che i costruttori danno ai loro prodotti. In attesa di affidare i test delle gomme a enti autonomi, l’introduzione di regole più ferree è senz’altro un passo avanti, anche se in tanti dubitano che possano essere davvero efficaci: chi vorrà “truccare” il test o aggirare il responso finale, troverà comunque il modo di farlo finché il principio resterà quello dell’autocertificazione dei propri prodotti. Per impedire che ciò avvenga, i produttori avranno l’obbligo di svolgere il test in condizioni omologate e fornire una più dettagliata documentazione tecnica circa i loro pneumatici. È prevista inoltre una modifica degli attuali parametri in modo da renderli più stringenti.

Dati alla portata di tutti

Un altro limite dell’attuale etichetta europea è la sua “fisicità”: infatti non sempre può essere consultata da chi sceglie di acquistare pneumatici online, dato che non tutti i rivenditori la riportano negli store sul web. In futuro i parametri presenti sull’etichetta di un pneumatico saranno consultabili anche su internet in qualunque momento, grazie alla formulazione di una banca dati ufficiale a livello europeo; le informazioni potranno essere rintracciate con facilità utilizzando un codice QR che sarà previsto obbligatoriamente sull’etichetta. L’etichettatura inoltre dovrebbe essere esposta anche nelle campagne pubblicitarie relative ad un pneumatico.

Quando verrà introdotta la nuova etichetta europea? La data prevista al momento è il 1° giugno 2020; i produttori di gomme avranno l’obbligo di registrare i pneumatici entro il 1° gennaio sempre del 2020. La banca dati relativa alle gomme, invece, potrebbe essere operativa molto prima, già a partire dal 1° gennaio 2019. Tempi stretti dunque, per una riforma che era chiesta a gran voce da anni, soprattutto da automobilisti e rivenditori, ma anche dai principali produttori, penalizzati da gomme di qualità inferiore che risultavano però al pari dei pneumatici top di gamma per via delle imprecisioni e delle regole non rispettate nella compilazione dell’etichetta europea. Con il nuovo sistema si spera che l’etichetta possa diventare davvero affidabile e fornire informazioni veritiere sui pneumatici.