Numerosi automobilisti stanno segnalando una crescente difficoltà nel far montare i pneumatici acquistati online presso gommisti e officine e le cose, secondo molti, si complicheranno ancor di più dopo la nota congiunta diffusa da Federpneus e CNA, la Confederazione nazionale che riunisce artigiani e piccole medie imprese; al fine di combattere la proliferazione di PFU (i pneumatici fuori uso) al di fuori del circuito legale, per poter avere accesso al montaggio delle gomme comprate online gli automobilisti ora dovranno esibire all’officina o al gommista a cui si rivolgono la regolare ricevuta d’acquisto, in caso contrario gli addetti potranno rifiutarsi di eseguire l’operazione; tanti già lo facevano in passato proprio per contrastare l’immissione sul mercato di pneumatici illegali che avrebbero poi gravato sullo smaltimento.
Si tratta di una modifica che non cambierà le cose per chi ha sempre operato all’interno della legalità: affidandosi a siti che rispettano le normative in vigore, ad esempio gomme-auto.it, si potrà in ogni caso contare sul rilascio della ricevuta d’acquisto e di tutta la documentazione relativa ai pneumatici comprati online, da esibire poi davanti al gommista che la richiederà per poter effettuare il montaggio. Non è dunque affatto complicato far montare le gomme che vengono acquistate su internet, anche perché sono sempre più numerosi officine e gommisti che stipulano convenzioni con i rivenditori online, perciò chi compra coperture su determinati e-commerce avrà poi a disposizione una rete di montatori partner dei siti a cui rivolgersi, con in più la possibilità di scegliere quello che si preferisce in base a diversi parametri, come ad esempio prezzi più accessibili oppure la vicinanza in termini geografici.
In passato era assai più frequente che un gommista si rifiutasse di montare i pneumatici che un automobilista aveva acquistato online, per ragioni principalmente economiche e anche perché 10-15 anni fa la “forza contrattuale” delle officine era superiore, visto che il numero di clienti che sceglievano l’acquisto online era davvero esiguo. Oggi però le cose sono profondamente cambiate, i guidatori che comprano in rete i loro pneumatici sono cresciuti in maniera esponenziale e il rifiuto al montaggio da parte dei gommisti rischia di essere controproducente, in quanto perderebbero molti clienti che hanno scelto gli e-commerce per gli acquisti. In altri casi – tuttora validi – i motivi del rifiuto risiedono nell’impossibilità di determinare la provenienza delle gomme, soprattutto in assenza di ricevuta fiscale, e quindi per ragioni di sicurezza. Ecco perché disporre di tutta la documentazione relativa alla compravendita è di fondamentale importanza.
Nel secondo caso il rifiuto dei gommisti è ben giustificato e anzi dovrebbe essere la prassi, poiché sulla sicurezza non si transige. A ciò si aggiunge poi la questione che riguarda lo smaltimento: pneumatici comprati online con forti sconti da siti non certificati probabilmente sono stati proposti senza il contributo PFU, che ogni automobilista deve versare al momento dell’acquisto, per cui non vengono conteggiati all’interno della gestione delle gomme fuori uso e quando si esaurirà il loro ciclo vitale saranno sostanzialmente delle coperture illegali, poiché non annoverate tra quelle per cui sono previsti la raccolta e lo smaltimento. Ecco perché, per evitare di vedersi rifiutato il montaggio dei pneumatici acquistati online da parte dei gommisti, è indispensabile rivolgersi a siti rivenditori affidabili e che operano nel rispetto della legge, assicurandosi che rilascino la regolare ricevuta d’acquisto e tutta la documentazione riguardante i pneumatici affinché possano essere installati dalle officine.