Forti piogge, nubifragi, più recentemente bombe d’acqua: sono questi i termini che si usano per gli acquazzoni, che soprattutto negli ultimi anni sono diventati sempre più frequenti durante il periodo autunnale. Ecco dunque che Continental viene in soccorso degli automobilisti offrendo dei consigli utili per una guida sicura su strada bagnata, forte della sua esperienza di produttore di gomme particolarmente abile coi pneumatici invernali, quindi ferrato nelle condizioni che caratterizzano i mesi più freddi dell’anno. I forti rovesci possono rendere un viaggio in auto molto pericoloso, poiché le strade si allagano e viene a mancare più o meno improvvisamente l’aderenza: per questo servono gomme affidabili ma soprattutto attenzione al volante, per essere pronti in caso di imprevisti.
Il principale pericolo in queste situazioni è rappresentato dall’aquaplaning, fenomeno che porta alla perdita di aderenza in quanto l’acqua abbondante sulla sede stradale e la velocità della rotazione impediscono il contatto fra l’asfalto e il pneumatico, se il battistrada non è in grado di smaltire in maniera adeguata l’acqua. L’auto si ritrova così a “planare” galleggiando sulla strada, senza alcun controllo da parte dell’automobilista. Il primo consiglio di Continental, pertanto, è di moderare la velocità in caso di pioggia, procedendo con cautela, così sarà più semplice controllare il veicolo nell’eventualità di un’improvvisa perdita di aderenza dovuta all’allagamento della sede stradale. Il secondo suggerimento del produttore tedesco riguarda i pneumatici, in particolare bisogna verificare periodicamente lo spessore degli intagli del battistrada e assicurarsi che sia sempre sopra al limite stabilito dalle norme, ovvero 1,6 millimetri. È proprio lo spessore del battistrada a garantire la resistenza all’aquaplaning.
La profondità delle scanalature e la loro composizione gioca un ruolo cruciale nella capacità di un pneumatico di resistere al fenomeno dell’aquaplaning. Proprio per spiegare tale importanza, Continental ha svolto una prova all’interno del suo circuito Contidrome, affidandosi al pneumatico PremiumContact 6 nella misura 205/55 R16 e allagando il tracciato fino ad avere 8 millimetri di acqua sull’asfalto. In tali condizioni, un pneumatico nuovo assicura resistenza all’aquaplaning e buona manovrabilità sino a 87 chilometri orari. La velocità si abbassa con una gomma che presenta 3 millimetri di battistrada fino a 67 chilometri orari, dunque una netta riduzione. Un ulteriore consistente abbattimento si ha con pneumatici giunti al limite legale dello spessore di 1,6 millimetri: in questo caso, la vettura inizia a soffrire di aquaplaning e a perdere stabilità già intorno ai 48 chilometri orari, un’andatura piuttosto bassa visto che i 50 si possono raggiungere facilmente pure nelle strade cittadine.
Un altro fattore di pericolo dei nubifragi è che spesso sono improvvisi, dunque l’automobilista può ritrovarsi a percorrere in pochi minuti una strada allagata. Oltre ad avere gomme in perfetta efficienza, assicurandosi che la profondità degli intagli sia superiore a 1,6 millimetri e la pressione di gonfiaggio corretta secondo i valori indicati dal produttore dell’auto, la prudenza è un elemento essenziale: come abbiamo visto, con pneumatici nei limiti della normale usura e ancora in buono stato, già avvicinandosi ai 70 chilometri orari si corre il rischio di soffrire di aquaplaning, ecco perché limitare la velocità di marcia è la prima contromisura da attuare su strade che si allagano improvvisamente. Bisogna poi aumentare la distanza di sicurezza dal veicolo che precede, così da avere più spazio di manovra in caso di imprevisti. Infine, utilizzare le luci di posizione se la visibilità è scarsa, visto che in autunno cominciano a ridursi sensibilmente le ore di luce.