Gli ultimi saloni ed esposizioni dedicati alle auto fanno emergere vetture sempre più tecnologiche ed evolute, in una sola parola: smart. Da tale evoluzione non sono di certo rimasti esclusi i pneumatici, verso i quali l’attenzione del grande pubblico è minore ma questo non significa che siano stati trascurati nel percorso di sviluppo tech, tutt’altro! I sensori fanno ormai parte della dotazione standard delle gomme di fascia alta, in grado di comunicarci quando un pneumatico perde pressione e va riparato oppure sostituito. La sofisticazione dei sensori ci consentirà di ottenere, nell’arco dei prossimi anni, informazioni sempre più dettagliate sulle gomme e sul loro stato di salute, e di averle praticamente in tempo reale tramite i display di bordo della vettura. Ma le innovazioni non si limiteranno a questo.
Sempre sfruttando i sistemi di sensoristica si potrà monitorare lo stato di usura del battistrada, non sarà quindi più necessario misurare a mano la profondità delle scanalature, poiché un sistema rileverà in tempo reale tale misurazione e segnalerà all’automobilista quando il consumo sta raggiungendo un livello critico e bisogna provvedere al cambio gomme. I sensori sono già tra noi in maniera diffusa, ma si cominciano pure a vedere i primi prototipi di ciò che saranno i pneumatici del domani: l’innovazione più corposa – nonché quella maggiormente richiesta dagli automobilisti – riguarda il battistrada e la sua capacità di adattarsi in base alle condizioni climatiche. Fino a pochi anni fa sembrava uno scenario di un futuro lontano, ma potrebbe diventare realtà ben prima di quanto si pensi. Anche se in maniera “rudimentale” esistono tuttora gomme che modificano il battistrada a seconda del consumo, così da non ridurre il livello di aderenza, e lo step successivo sarà modificarlo sulla base delle condizioni.
Già ora i pneumatici possono essere definiti smart, ma quelli del domani saranno ben più evoluti grazie all’IoT, vale a dire l’Internet of Things (Internet delle cose). Proprio in questi giorni in Italia si parla di rete 5G, che incomincia ad essere attivata nelle nostre principali città, e si tratta dell’infrastruttura necessaria per far funzionare l’internet delle cose e portare lo sviluppo tecnologico e l’intelligenza artificiale un passo oltre a quanto visto finora. Acquisendo informazioni sulle condizioni meteo circostanti, i pneumatici reagiranno di conseguenza: in caso di forte pioggia, potrebbero aumentare in maniera autonoma il volume delle scanalature così da smaltire un quantitativo di acqua maggiore e ridurre il pericolo di aquaplaning. Attualmente, il limite principale è rappresentato non tanto dalla sofisticatezza di questi dispositivi, bensì dalla robustezza che richiede il montaggio sui pneumatici, una delle componenti di una vettura maggiormente sottoposte a stress e al pericolo di danni accidentali.
Tra i desideri degli automobilisti vi è poi un’ulteriore evoluzione dei pneumatici quattro stagioni, affinché diventino efficienti e affidabili come le gomme estive in estate e quelle invernali nei mesi freddi: appare una soluzione di difficile attuazione, al momento, ma se la tecnologia ci ha insegnato qualcosa è che non esistono limiti a ciò che può essere realizzato. Un giorno, dunque, diremo addio alle gomme stagionali in favore di coperture in grado di essere davvero efficienti e complete in ogni condizione? Attualmente è un’ipotesi complicata ma non la si può escludere, poiché l’evoluzione dei prossimi anni riguarderà sia la tecnologia che i materiali e magari, chissà, saranno persino capaci di autoripararsi in caso di forature, diventando così indistruttibili. Un sogno? Forse no, ma prima di vedere pneumatici simili bisognerà aspettare ancora un po’ di tempo.