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Circa un’auto su cinque monta pneumatici non a norma

Published in montaggiogomme by Matteo Lecca, 10/19/2018 (edited on 5/11/2020 ) 0

Gli automobilisti italiani si confermano sbadati in fatto di pneumatici: è questa la conclusione a cui si può giungere analizzando i dati forniti dalla Polizia stradale in seguito a oltre 10 mila controlli effettuati sulle vetture in circolazione nel nostro territorio; quasi un’auto su cinque monta a bordo pneumatici non a norma e il numero è in crescita rispetto allo scorso anno. Nel 2017, infatti, i mezzi con gomme non conformi erano il 15,26%, nel 2018 sono diventati il 18,32%, a dispetto delle campagne di sensibilizzazione svolte sul tema da parte delle istituzioni e delle case costruttrici di pneumatici.

Tuttavia non è solo sulle coperture che gli italiani si mostrano disattenti: allargando lo spettro dell’indagine al resto della vettura, anche le non conformità complessive sono aumentate, in maniera persino più significativa. Lo scorso anno le vetture che presentavano degli elementi non a norma di legge erano quasi il 18% del totale, mentre nel corso del 2018 sono aumentate fino a sfiorare il 25%, ovvero un quarto delle automobili attualmente circolanti non rispetta ciò che prevede il Codice della strada. Sembrerebbe inutile sottolineare – ma i numeri dicono che non lo è affatto – che dalla perfetta efficienza del veicolo e dei pneumatici dipende la nostra sicurezza al volante, però gli automobilisti del Bel Paese sembrano dimenticarsene.

Pneumatici lisci: un pericolo per tutti

Osservando con attenzione i dati emersi dall’indagine, balza all’occhio la percentuale relativa ai pneumatici lisci, che risulta elevata in modo preoccupante. Dopo un periodo in cui l’attenzione degli automobilisti verso l’efficienza delle componenti della vettura era stata se non massima comunque di buon livello, si è tornati indietro ai tempi in cui la macchina era considerata un semplice mezzo per spostarsi, senza prestare troppa attenzione alla sua cura e manutenzione. Forse anche per via della crisi che ha ridotto il budget a disposizione delle famiglie, oggi si è ritornati a circa 15 anni fa, limitando al minimo – o addirittura azzerando – gli investimenti per la manutenzione del veicolo.

La percentuale di vetture con gomme lisce sfiora il 10% e può essere considerata allarmante poiché quelle auto rappresentano un pericolo anche per chi invece ha gomme perfettamente conformi. Avere a bordo coperture lisce è pericoloso non solamente in inverno, ma pure in estate e soprattutto negli ultimi anni, durante i quali i rovesci temporaleschi sono aumentati sia di numero che di intensità. Ci si può ritrovare così ad affrontare alla guida un significativo quantitativo d’acqua precipitata in breve tempo, che solo gomme al massimo dell’efficienza possono gestire e smaltire; i pneumatici lisci sono esposti al fenomeno dell’aquaplaning, rischioso perché porta alla perdita del controllo della vettura, e all’ampliamento degli spazi di frenata, che fanno la differenza fra un tamponamento o un incidente e un arresto tempestivo.

La manutenzione non va sottovalutata

Per questa serie di ragioni la manutenzione non va affatto sottovalutata, come invece sempre più spesso capita fra gli automobilisti italiani. A cadenze periodiche è sufficiente una semplice occhiata al battistrada, per capire se il suo consumo è anomalo oppure regolare; gli intagli devono avere uno spessore superiore a 1,6 millimetri, nel caso in cui risulti inferiore è giunto il momento di sostituire i pneumatici, che seppure non del tutto lisci non sono comunque più in grado di garantire sufficiente grip e tenuta di strada. Oltre all’aspetto esteriore – che deve riguardare sia il battistrada che la spalla della gomma – va controllata la pressione, all’incirca una volta al mese, ripristinando quella corretta prevista dal costruttore della vettura e indicata nel libretto di circolazione qualora dovesse essere inferiore.

I consumi anomali, però, possono essere generati anche da altri fattori, come ad esempio problemi di natura meccanica, quali equilibratura delle ruote non ottimale, inefficienza da parte di ammortizzatori e sospensioni, geometrie imperfette del veicolo; in tutti questi casi il consiglio è rivolgersi al proprio gommista di fiducia o al meccanico, che sapranno individuare il problema e risolverlo nella maniera più opportuna. Una manutenzione costante richiede in genere poco tempo, in compenso permette di avere una vettura sempre al massimo dell’efficienza, riducendo i rischi e le problematiche provocati dalla scarsa cura nei confronti del proprio veicolo.