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Cambio gomme: quello che bisogna sapere

Published in montaggiogomme by Matteo Lecca, 5/20/2019 (edited on 5/11/2020 ) 0

Il cambio gomme va effettuato al momento del cambio di stagione – indicativamente fra metà ottobre e metà aprile, in base alle aree geografiche – se si montano pneumatici stagionali (ovvero invernali ed estivi) oppure quando le vecchie coperture sono ormai giunte al termine del loro ciclo vitale. Come si stabilisce questo termine? A livello legale bisogna misurare lo spessore del battistrada, che coincide con la profondità delle scanalature, che dev’essere superiore a 1,6 millimetri; se tale misura è inferiore, è necessario provvedere quanto prima alla sostituzione delle gomme perché si può andare incontro anche a sanzioni amministrative. In linea di massima la durata media dei pneumatici si aggira intorno a 6-7 anni, ma si tratta di un dato poco indicativo poiché molte variabili possono incidere sulla longevità di una gomma (il tipo di utilizzo, lo stile di guida, la manutenzione etc).

Per tali ragioni non è possibile assegnare una data di scadenza univoca ai pneumatici, perciò spetta all’automobilista – attraverso periodici controlli – verificare lo stato di salute delle proprie gomme e decidere di conseguenza se mantenerle a bordo del veicolo oppure se è arrivato il momento di procedere alla sostituzione. In alcuni casi sarà necessario cambiare le gomme dopo 6 anni dal loro montaggio, in altri si potrà arrivare fino a 10 anni (limite che le aziende produttrici consigliano ad ogni modo di non superare, anche nel caso in cui il battistrada abbia uno spessore superiore a 1,6 millimetri). A livelli di chilometraggio, la sostituzione dovrebbe essere effettuata quando le gomme hanno percorso da un minimo di 20 mila ad un massimo di 40 mila chilometri.

A chi affidare il cambio gomme?

Il fai da te è vivamente sconsigliato quando si parla di cambio gomme, poiché bisogna avere in dotazione la strumentazione adeguata per provvedere a tale operazione. Ecco perché affidarsi ad un gommista è una scelta obbligata, il quale si occuperà non solo della sostituzione dei vecchi pneumatici e del montaggio dei nuovi, ma anche della loro equilibratura e dello smaltimento delle gomme giunte a fine vita, i cosiddetti PFU. Questo è un aspetto molto importante perché l’attenzione verso il rispetto dell’ambiente è sempre più alta: ecco per quale ragione bisogna scegliere gommisti affiliati ai consorzi di recupero dei vecchi pneumatici, affinché rispettino l’iter previsto dalla legge per il loro stoccaggio e smaltimento. 

C’è un solo caso in cui l’automobilista può provvedere da sé alla sostituzione: se il cambio riguarda la gomma più il cerchio, è possibile effettuare l’operazione in proprio, ovviamente a patto di avere spazio sufficiente, una buona manualità e gli strumenti adeguati. Questa scelta viene spesso fatta dagli automobilisti che montano gomme stagionali, optando per un set di cerchi differente per i pneumatici invernali così da poter smontare e rimontare la ruota intera. Un’operazione più semplice rispetto alla sostituzione della gomma e meno “pericolosa” per il pneumatico, che nel classico cambio viene sottoposto a sollecitazioni che potrebbero indebolire o danneggiare alcune sue componenti, in particolare le spalle.