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Binari smart con i pneumatici riciclati

Published in montaggiogomme by Matteo Lecca, 2/13/2019 0

La nuova frontiera nel riutilizzo dei vecchi pneumatici dismessi è rappresentata dai binari – realizzati con la gomma ricavata dai PFU – che diventano smart poiché in grado di produrre energia, coniugando così innovazione e attenzione nei confronti dell’ambiente. Una tecnologia che può consentire di rilanciare la rete ferroviaria in Italia, che ha ormai sulle spalle oltre un secolo di vita, spingendola verso il futuro. Ad aver sviluppato tale idea è una start-up italiana, Greenrail, che ha ben pensato di ammodernare le vecchie traversine realizzate in calcestruzzo rivestendole con gomma e plastica, così da renderle più efficienti e aumentarne la funzionalità. Veri e propri binari intelligenti in grado di svolgere diversi compiti: produrre energia, raccogliere dati e trasmetterli, rilevare eventuali problemi che possono affliggere i treni o la stessa rete ferroviaria, rendendo in questo modo la struttura interattiva e fornendo un supporto ai lavoratori del settore.

Il rivestimento di gomma inoltre – come spiegato da Giovanni De Lisi, fondatore e ad di Greenrail – aumenta l’efficienza della rete ferroviaria poiché il mix di gomma e plastica contribuisce ad un miglior assorbimento delle vibrazioni, attenua la riduzione in polvere del calcestruzzo, limita lo spostamento laterale cui sono soggette le rotaie al passaggio dei convogli e può incrementare la sopportazione dei carichi fino al 40%. Ma i vantaggi non sono finiti qui: grazie alla gomma, infatti, è possibile allungare la vita delle traversine di calcestruzzo di una decina d’anni, diminuendo al contempo i costi relativi alla manutenzione sino al 50%. Una soluzione doppiamente sostenibile, visto che consente di riutilizzare i pneumatici giunti a fine vita in maniera massiccia: per ogni chilometro di binari smart sono necessarie circa 35 tonnellate di vecchie gomme.

Si parte dagli Stati Uniti

L’opera di sostituzione delle vecchie traversine con quelle rivestite in gomma comincerà dagli Stati Uniti, dove Greenrail ha stipulato un accordo che coinvolge cinque differenti Stati; per quanto concerne l’Italia, attualmente la società è alla ricerca di fondi per la costruzione del suo primo impianto dedicato alla produzione su larga scala che verrà realizzato nei pressi di Piacenza, dove al momento è già presente uno stabilimento dell’azienda che si occupa di prototipi. Ci sono poi altri mercati nei quali sono attivi i contatti per la realizzazione dei binari smart: si tratta di Australia, India, Russia, Brasile, Kazakistan, a cui si aggiungono trattative in corso persino in Africa, per la precisione in Uganda.

In che modo i binari producono energia?

Una delle funzioni principali che i binari intelligenti di Greenrail saranno in grado di svolgere è la produzione di energia: grazie alle traversine smart la rete ferroviaria può trasformarsi in uno spazio fotovoltaico con una capacità produttiva di circa 35-45 megawattora, che possono essere impiegati in vari ambiti; si parte dal funzionamento della rete ferroviaria stessa – l’alimentazione delle stazioni, la gestione di semafori e scambi – sino alla possibilità di immettere nella rete l’elettricità prodotta sfruttando l’accumulo dell’energia solare. Una versione evoluta delle traversine “gommate” consentirà poi di dialogare in maniera intelligente, ricevendo ed inviando dati in tempo reale grazie ai quali monitorare lo stato della rete ferroviaria e dei treni, diagnosticando tempestivamente eventuali problematiche. Le informazioni raccolte passano attraverso un’apposita centralina – realizzata mediante l’accordo siglato da Greenrail e la società spagnola Indra – che utilizza sensori di precisione per una rilevazione dei dati che sia il più accurata possibile. In attesa che venga avviata la produzione su larga scala, è già possibile osservare il funzionamento dei binari smart in Emilia Romagna, regione nella quale è operativo un breve tratto ferroviario con le traversine costruite da Greenrail che è stato utilizzato come banco di prova per affinare il funzionamento del sistema.