L’acquisto di gomme auto nuove è un momento piuttosto delicato, poiché c’è il rischio di compiere una scelta sbagliata e di ritrovarsi quindi con pneumatici inutilizzabili in quanto non adatti al proprio veicolo oppure non adeguati alle esigenze di guida. Altrettanto importante è pure la fase di manutenzione delle coperture, per fare in modo che rimangano sempre al massimo dell’efficienza anche con il passare degli anni. Per tali ragioni forniamo dei consigli utili agli automobilisti per gestire al meglio entrambe le fasi e poter quindi contare su gomme ottimali per le proprie esigenze e sempre efficienti, requisito indispensabile sia in termini di performance che per quanto concerne la sicurezza al volante. Ecco quali sono.
Quando si acquistano pneumatici nuovi – online oppure presso un rivenditore fisico – bisogna tenere conto innanzitutto delle misure e delle caratteristiche delle gomme, che devono essere conformi a quanto indicato nel libretto di circolazione, dove sono fissati i parametri relativi a codice di velocità, indice di carico e pressione di gonfiaggio (che tornerà utile nella fase di manutenzione). Naturalmente è necessario anche accertarsi che la gomma sia omologata. Nel caso di compravendita online, è possibile verificare la serietà del rivenditore consultando precedenti recensioni di chi ha già acquistato, scegliendo così quello più affidabile e che offre anche una valida assistenza post-vendita al cliente, fondamentale se dovessero presentarsi problematiche con i prodotti acquistati. A tal proposito, è indispensabile richiedere la fattura relativa alla vendita oppure lo scontrino, in quanto sono elementi cruciali per almeno due motivi: ovviamente la garanzia e poi il contributo PFU, che ogni automobilista deve versare al momento dell’acquisto di nuove gomme.
Per quanto riguarda la garanzia, questa offre una copertura della durata di due anni in caso di difetti o problematiche con i pneumatici, è quindi essenziale conservare lo scontrino per poterne usufruire all’occorrenza. Il contributo PFU, invece, come detto in precedenza è obbligatorio e nell’eventualità in cui non risulti al momento dell’acquisto, bisogna evitare di portare a termine la compravendita, in quanto si stanno acquistando gomme illegali. Il versamento PFU – che ammonta a 12,20 euro per un set di pneumatici – è stato stabilito a livello legale ed è destinato alla gestione dello smaltimento dei pneumatici giunti al termine del loro ciclo vitale. Quando si dovranno sostituire le vecchie gomme, l’officina potrebbe richiedere di mostrare una prova dell’avvenuto pagamento del contributo PFU, che è riportato appunto nella fattura oppure nello scontrino. In questo modo i pneumatici usati verranno presi in carico dal gommista per poi essere affidati al consorzio che si occuperà della loro gestione e smaltimento.
Dopo aver comprato gomme nuove, non si deve pensare che funzioneranno in eterno alla perfezione: affinché mantengano la loro efficienza, infatti, è indispensabile una manutenzione regolare. Questa può essere svolta in autonomia, ma il consiglio è di rivolgersi sempre e comunque al gommista di fiducia, che può contare sulla propria esperienza e soprattutto sulla strumentazione adeguata per verificare lo stato e le condizioni delle gomme. In linea di massima, una volta al mese va controllato il loro aspetto esteriore e la pressione, a quest’ultima è strettamente legato il corretto funzionamento del pneumatico. In particolare bisogna tenere d’occhio l’usura del battistrada, il cui spessore non deve mai scendere al di sotto di 1,6 millimetri, limite stabilito dalla normativa attualmente in vigore. Se si riscontrano anomalie sulla superficie – consumo irregolare o eccessivo, rigonfiamenti, tagli, screpolature – bisogna subito recarsi dal gommista, poiché si tratta di problematiche che potrebbero portare a conseguenze gravi, come ad esempio lo scoppio della gomma.